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Milan, per Pioli due problemi: soluzioni Krunic e Chukwueze

Stefano Pioli AC Milan
Il Milan sta ricostruendo la propria squadra ma ci sono due grossi problemi che sussistono nel gioco della squadra di Stefano Pioli
Dario Bartolucci Lupi

Un proverbio recita che la notte è una buona consigliera e che suggerisce il modo giusto nel quale ci dovremmo comportare. Oltre alla notte, nel mondo del calcio, sul momento nel quale servono più consigli è certamente l'estate. Durante il calciomercato alcune squadre si sono rinforzate ed il Milan è una di queste che ha rinnovato completamente la rosa a propria disposizione.

Gli acquisti messi a segno dalla coppia Furlani-Moncada dimostrano quanto sia sano l'ambiente rossonero. Inoltre tali esborsi dimostrano quanto sia propenso alla spesa pur di poter raggiungere altri traguardi importanti come lo scudetto di due anni fa. Tuttavia è bene tenere in considerazione che le amichevoli sin qui disputate dalla formazione schierata da Stefano Pioli abbiano denotato una preparazione insufficiente per quel che riguarda la tenuta difensiva e i pochi gol siglati. Ne ha parlato 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.


Milan, sono due i crucci di Pioli: servono reti e stabilità difensiva

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Sembra quasi un ossimoro il fatto che una squadra dotata di un assetto offensivo composto da Leao, Chukwueze, Giroud, Okafor, Pulisic, Musah e Reijnders stenti a concretizzare le occasioni. Risulta un dato oggettivo considerare l'attacco rossonero come un0 dei più completi in Italia e anche dalle diverse sfaccettature. Infatti, proprio per questo motivo, l'allenatore ha organizzato due amichevoli prima dell'inizio delle ostilità in Serie A proprio per testare il numero più alto possibile di combinazioni di giocatori.

Ad esempio la partita in previsione per stasera contro L'Etoile du Sahel, squadra vincitrice dell'ultimo campionato tunisino e quella contro il Novara saranno due test importanti dove Pioli potrà sperimentare ed osservare i suoi giocatori in campo. Sarebbe anche giusto tenere in considerazione che oramai siamo quasi giunti al momento dell'esordio in Serie A al Dall'Ara contro il Bologna. In queste partite si è evidenziato come la squadra meneghina non riesca a concretizzare diverse delle occasioni che propone.

La qualità di Reijnders, la velocità di Chukwueze e di Leao, l'abilità nel calciare di Giroud saranno tutte armi importanti per permettere al Diavolo di ritrovare quella potenza di fuoco temibile per qualsiasi compagine europea. Bisogna solo fare in modo che i giocatori si sentano a proprio agio e che riescano a trovarsi l'un l'altro.

Non si esauriscono qua i problemi dei rossoneri. Infatti, oltre ad avere qualche rallentamento in fase di realizzazione è anche priva di una spina dorsale che possa rendere impenetrabile la porta difesa da Mike Maignan. Un dato allarmante sono stati anche gli errori individuali in fase di costruzione e in quella difensiva. Uno degli esempi più lampanti è quello di Fikayo Tomori, e questo in virtù del fatto che i rossoneri abbiano cambiato il modo di difendere.

Infatti il Milan difenderà di più d'ora in poi usando Rade Krunic come perno di centrocampo che spesso si sposta a fare il vertice basso. Questo dovrebbe garantire un maggior equilibrio e una maggior solidità in fase di impostazione. Sarà cura di Pioli quella di risolvere la carestia di reti. Intanto noi rimaniamo in attesa del fischio d'inizio della prima partita di Serie A e della ripresa dell'armata rossonera. Okafor vice Giroud? Milan, il parere di Sacchi >>>

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