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Milan, ecco i motivi per i quali Pioli non rinuncia mai a Krunic

Daniele Triolo Redattore 

Rade Krunic è uno dei fedelissimi di Stefano Pioli nel Milan. Il bosniaco gioca sempre. Intanto, le critiche estive sono già sparite

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Rade Krunic, centrocampista del Milan, definito da Christian Pulisic in una recente intervista come "il giocatore più intelligente della squadra". Probabilmente, è anche la stessa risposta che darebbe il tecnico Stefano Pioli.

Perché Krunic, in questo Milan, sta diventando sempre più importante. Non è il giocatore più divertente, non è il più brillante sui social, non è il più eccentrico, certo. La 'rosea' lo ha definito come calciatore anni Settanta: non ha l'iper-atletismo dei giocatori di oggi. ma è sempre al posto giusto nel momento giusto.

Milan, per Pioli il bosniaco Krunic è intoccabile: ecco perché

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Quando sembra in difficoltà resiste, aiuta sempre la squadra, anche con piccole giocate. Magari non tocca palla, ma con movimenti intelligenti chiude per esempio una linea di passaggio. E anche se i tifosi in tv non lo notano, Pioli dalla panchina ci fa caso.

Krunic aveva ricevuto, in estate, una ricca proposta dal Fenerbahçe ma Pioli si è battuto per una sua conferma al Milan, giacché proprio su di lui, nel ruolo di playmaker davanti la difesa, stava costruendo il suo centrocampo con i nuovi arrivati Ruben Loftus-Cheek e Tijjani Reijnders.


Ha chiesto ed ottenuto che restasse poiché gli serve per i compiti principalmente difensivi, da grande equilibratore. Nell'anno dello Scudetto ha chiuso da trequartista; ora, invece, gioca 30 metri più indietro ed anche allo stesso giocatore sta bene. Il bosniaco stesso, infatti, secondo 'La Gazzetta dello Sport', pensa che quella per lui sia la posizione migliore.

Lui si sente a suo agio nel giocare da playmaker: difende e costruisce

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Pioli gli chiede di leggere le situazioni in campo, di non sbilanciare la squadra e di risolvere eventuali problemi. E Krunic esegue. Poi, quando il Milan ha la palla, il classe 1993 ex Empoli è uno dei cinque giocatori con compiti di costruzione. A volte si abbassa tra i centrali, a volte si alza, quasi sempre gioca a due tocchi e finora ha sbagliato davvero poco.

Nonostante, dunque, sia un anti-personaggio per eccellenza, questi sono tutti i motivi per cui Pioli, nel suo Milan, non rinuncia mai a Krunic. Uno che parla poco, ma che si fa ascoltare da tutti. Non è un caso, dunque, che fosse uno dei calciatori rossoneri più considerati anche da Zlatan Ibrahimovic quando era lo svedese a 'comandare' in spogliatoio. Ambizioni, progetti e volontà: Milan, parla Cardinale >>>


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