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Milan, Pioli finalmente cambia musica: dentro tutti i nuovi acquisti

Dario Bartolucci Lupi

Dopo anni in cui il tecnico del Milan Stefano Pioli non utilizzava mai i nuovi acquisti cambiano le cose: tutti dentro i nuovi innesti

Nelle ultime stagioni il Milan ha spesso sbagliato acquisti o, quantomeno, non è riuscito sempre a valorizzarli. Sono molti i calciatori passati i questi anni all'ombra del Duomo di Milano e che non hanno mai inciso con la maglia rossonera. Infatti lo stesso Stefano Pioli ha dosato il minutaggio di questi acquisti senza mai fare a meno dei giocatori d'esperienza.

Ad evidenziare questo fatto è stata la Gazzetta dello Sport che ha illustrato in uno schema quanto poco abbiano giocato gli innesti del Diavolo negli ultimi anni. Risulta un fatto interessante quello che trapela dalla testata italiana che sottolinea come il Milan di Pioli stenti a far ingranare subito i nuovi acquisti.

Milan, i nuovi acquisti sono qui per giocare: i rossoneri di Pioli cambiano volto

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C'è stato un problema molto ricorrente negli acquisti fatti dalla società di Milanello negli ultimi anni. Risulta un dato allarmante quello che indica che gli unici due giocatori che hanno trovato la titolarità dal 2020 ad oggi (giocando almeno il 50% delle partite) sono stati solamente Fikayo Tomori ed Oliver Giroud. L'inglese era arrivato dal Chelsea e aveva, sin da subito, dimostrato di essere all'altezza del nostro campionato. Per quel che concerne il secondo, invece, era arrivato per fare da vice Ibrahimovic.

La storia è cambiata da quando "si è girato Giroud" che ha trafitto Samir Handanovic nel derby che valeva praticamente mezzo scudetto. In quel momento il francese è diventato uno dei beniamini della Curva Sud di Milano. Uno degli eroi di quello scudetto tanto sofferto ed agognato e che ha permesso ai tifosi rossoneri di tornare a sognare in grande.


Molto diversi sono i discorsi legati a Sandro Tonali e a Brahim Díaz. Questi due non avevano per nulla brillato il primo anno in rossonero in quanto hanno giocato rispettivamente 23 e 21 gare su 53. Tuttavia sono riusciti a riscattarsi in seguito. Si è trattato quindi in questo caso di una prima sfortunata fase di transizione che, puntualmente, si è conclusa con la cessione a club importanti come Newcastle nel primo caso e Real Madrid per il secondo.

Alcuni giocatori che invece hanno toccato il cosiddetto "minimo storico" al Milan sotto la guida di Pioli sono stati: Ballo-Touré, seguito dal Bologna, Vranckx, Dest, De Katelaere, Pobega, Adli ed Origi. Tutti questi giocatori hanno avuto a disposizione davvero troppo poco tempo in campo con la loro nuova maglia ed infatti sono stati tutti ceduti o sono sul mercato. Ora però le cose sembrano dover cambiare velocemente.

Infatti, come dimostrano le formazioni schierate nelle amichevoli precampionato, i rossoneri hanno cambiato sia giocatori che modulo. D'ora in poi il triangolo di centrocampo sarà coadiuvato da Krunic a sostegno di Reijnders e di Loftus-Cheek. La prima alternativa sarebbe Musah che ha dichiarato di star imparando a giocare nel ruolo di mezzala come desiderato da Pioli, era aggiunto che non vede l'ora di mettersi a disposizione. L'inglese, invece, ha detto di sentirsi "allineato" alle idee del suo nuovo allenatore  che lo vede già come uno dei punti fissi del centrocampo.

Il compito di Pioli sarà quello di dare spazio a tutti questi giocatori. Non sarà di certo facile concedere lo stesso spazio anche agli altri nuovi rinforzi come Chukwueze e Pulisic. Tuttavia è bene tener conto che si tratta di giocatori che, se in stato di fiducia, potrebbero diventare i protagonisti di questo nuovo Milan. LEGGI ANCHE: Milan, nome nuovo dall'Argentina per la difesa >>>


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