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Stefano Pioli (allenatore AC Milan) con il suo vice, Giacomo Murelli | Milan News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, parlando del Milan di Stefano Pioli, ha spiegato una mossa tattica innovativa nello scacchiere del tecnico parmense. Si tratta di un elemento nuovo, introdotto nelle ultime due partite di Serie A, che caratterizza la fase di possesso palla senza cambiare modulo o interpreti.
Contro l'Atlético Madrid e contro l'Atalanta, due squadre abituate ad impostare le gare sui duelli a tutto campo, infatti, mister Pioli, per il suo Milan, ha adottato una mossa molto efficace. Ha chiesto ai due esterni offensivi, Alexis Saelemaekers e Rafael Leao, di stare larghissimi sulla fascia. In pratica, con i piedi sulla linea laterale.
Questo per consentire a Brahim Díaz di trovare spazi, piuttosto invitanti, sulla trequarti. Ma, soprattutto, per far 'entrare in mezzo al campo' i due terzini, Davide Calabria e Theo Hernández. Il risultato ha premiato i rossoneri a Bergamo (gol dopo 28'' di gioco, con Theo a servire il compagno per il gol del vantaggio rossonero), ma anche contro l'Atléti si era vista. In quell'occasione era mancato soltanto l'ultimo passaggio.
La sconfitta del Milan di Pioli in Champions League, d'altronde, va ricordato, era giunta soltanto per via dell'espulsione di Franck Kessié al 29' e per il rigore inesistente assegnato agli ospiti dall'arbitro Cüneyt Çakir. Altrimenti, tatticamente, il Diavolo aveva dominato tatticamente il match per una buona mezzora di gioco. Milan, trovato l'erede di Ibra e Giroud in attacco: le ultime news >>>
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