Milan, per Pioli è la stagione della verità
—Il popolo milanista è deluso e Pioli sa che dovrà pedalare controvento sin dai primi passi della stagione 2023-2024. Sui social qualcuno gli ha rimproverato una 'tiepida solidarietà', secondo la 'rosea', nel momento del licenziamento di Maldini e Massara. I rapporti tra loro, però, sono integri, testimoniati dal pranzo in Versilia per la chiusura del rapporto professionale e per i saluti e gli auguri per il futuro.
Pioli, che con il Milan ha vinto uno Scudetto nel 2022 e ha conquistato una semifinale di Champions League nel 2023, ora dovrà però vedersela da solo. Ha più responsabilità nel nuovo corso del club rossonero. Forse, è più ascoltato - anche in sede di mercato - dal proprietario Gerry Cardinale e dall'amministratore delegato Giorgio Furlani. Che lo hanno eletto, di fatto, al rango di 'coach' all'americana.
Sarà responsabile principale agli occhi della proprietà
—Ma Pioli sa benissimo che ora non ha più 'ombrelli' a ripararlo da eventuali rovesci. E se il suo Milan dovesse partire a rilento, gli addi di Maldini e Tonali peserebbero parecchio, quasi come una zavorra, per il prosieguo della stagione. A gennaio, quando il Diavolo passò un momento orribile, Maldini e Massara fecero quadrato attorno alla squadra ed al tecnico. Questo succederà ancora qualora dovesse ricapitare una situazione simile?
La sensazione è che Pioli, ora, sarebbe molto più esposto ai 'fulmini' della proprietà, in un eventuale temporale, rispetto a prima. Di sicuro, però, l'annata si preannuncia stimolante. Pioli, infatti, può disegnare il suo Milan in totale libertà. Con mediani fisicamente potenti e tatticamente duttili. Con la creatività offensiva - sulla fascia destra e sulla trequarti - e con una prima punta che non costringa Olivier Giroud agli straordinari. Mercato Milan, affare con la Juve? Le ultime >>>
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