Stefano Pioli va verso la permanenza sulla panchina del Milan. Non è ancora ben chiaro, però, se sarà legittimato o meno da un nuovo contratto
'Tuttosport' oggi in edicola ha fatto il punto sulla situazione di Stefano Pioli, allenatore del Milan. Nelle ultime settimane, infatti, il suo operato è stato difeso a più riprese: dal Presidente Paolo Scaroni, dall'amministratore delegato Giorgio Furlani e anche da Zlatan Ibrahimović, consulente di RedBird e 'voce' del proprietario Gerry Cardinale.
Milan, Pioli verso la permanenza in panchina
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Lui, al termine della partita vinta in casa della Fiorentina, ha ricordato di trovarsi alla grande in rossonero e che "il Milan non si lascia". Pioli, che con 230 panchine milaniste ha superato in graduatoria Arrigo Sacchi, vuole proseguire la sua avventura al Milan e, per il quotidiano torinese, oggi le chance di una sua conferma sembrano essere più forti rispetto a qualche mese fa.
Ma fino a quando? Pioli non ha ancora la certezza, ad oggi, di essere ancora allenatore del Milan nella stagione 2024-2025: la vita dei tecnici è appesa ai risultati. Secondo 'Tuttosport', però, è innegabile come in questo momento il club meneghino pensi di andare avanti con lui. Il suo lavoro, dal 2019 ad oggi, è stato molto apprezzato: forte feeling con la dirigenza, solido il rapporto con i giocatori.
Se va in fondo in Europa, può arrivare il rinnovo
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Dunque, Milan e Pioli dovrebbero andare avanti insieme, seppur lasciando un asterisco legato al doppio confronto di Europa League contro la Roma. Il Milan, infatti, vorrebbe confermare Pioli semplicemente fino alla scadenza naturale del suo contratto, fissata al 30 giugno 2025. Il tema rinnovo, al momento, non è all'ordine del giorno in Via Aldo Rossi. Se fosse confermato, Pioli inizierebbe la nuova annata con il contratto in scadenza.