Stefano Pioli, allenatore del Milan, si è costantemente evoluto dal punto di vista tattico dal 2020 ad oggi. Un'enorme mole di lavoro
Ma 'Tuttosport' oggi in edicola ha dedicato un approfondimento a Stefano Pioli, allenatore del Milan. Questo perché il tecnico di Parma, che proprio oggi, lunedì 9 ottobre 2023, festeggia i quattro anni sulla panchina rossonera, è in costante movimento e mutamento con idee - a volte anche troppo innovative - che spesso gli hanno anche procurato delle critiche.
Milan, Pioli e il coraggio delle sue idee
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Idee che, però, a conti fatti - basti guardare il 4-2-4 dei 30' finali di Genoa-Milan a 'Marassi', lo hanno riportato in testa alla classifica di Serie A, in solitaria, dopo oltre 500 giorni. Il coraggio delle idee tattiche di Pioli ha pagato. Dopo un derby perso, male, dal suo Milan, il tecnico ha saputo voltare pagina, cambiare uomini e, talvolta, anche assetto tattico alla ricerca delle giuste chiavi di lettura.
Obiettivo, risollevare il Milan per dare continuità ad un progetto nuovo partito in estate. Quando allenava Fiorentina e Inter, ha ricordato 'Tuttosport', Pioli era definito un "normalizzatore". Uno di quegli allenatori che arrivava in una squadra in crisi, stabilizzava la situazione e poi cedeva il passo al suo successore quando era giunto il momento di fare un piccolo salto di qualità in avanti.
198 panchine nel Milan, una missione Scudetto da centrare
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Al Milan, invece, Pioli ha saputo trasformarsi e progredire. L'evoluzione, tattica e di risultati, avuta dal 2020 ad oggi è stata costante. Non ha sempre prodotto risultati (l'anno passato sono sfumati tutti gli obiettivi, in una stagione cominciata da Campioni d'Italia), ma Pioli - arrivato a quota 198 panchine nel Milan - non si è mai fermato. Nei momenti di crisi ha sempre cercato di proporre interessanti novità.