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Milan, ora il primato in Serie A è reale: il destino è nelle tue mani

Daniele Triolo

Il Milan di Stefano Pioli è primo in Serie A non più virtualmente dopo il pareggio dell'Inter a Torino. I rossoneri credono nello Scudetto

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola ha parlato del Milan di Stefano Pioli. Perché, da ieri sera, al termine di Torino-Inter 1-1, il Diavolo non è più primo in classifica in Serie A soltanto virtualmente. Il +4 sull'Inter (che deve ancora recuperare una partita, quella di Bologna) certifica, di fatto, il primo posto del Milan in campionato senza dover aspettare il recupero del match dello stadio 'Dall'Ara'.

Ora il Milan allo Scudetto ci crede davvero, il destino è tutto nelle mani dei rossoneri. Per il quotidiano generalista, se il Diavolo è davanti a tutti nonostante una rosa, sulla carta, inferiore a quella delle contendenti al titolo è grazie anche e soprattutto al lavoro di mister Pioli e del suo staff di osservatori e match analyst. I quali, tra schemi da calcio d'inizio per gol-lampo, giocate da rinvio diretto del portiere, droni e big data stanno contribuendo ai progressi (ed ai successi) del 'laboratorio Milan'.

Pierre Kalulu, match-winner di Milan-Empoli 1-0 di sabato sera, è stato il 16° marcatore del Diavolo in campionato. Nessuna, tra le big, ha fatto meglio dei rossoneri. La cooperativa del gol funziona bene: tutti sono importanti nella squadra, nessuno è indispensabile. Anche così il Milan ha potuto e può tuttora sopperire ad importanti assenze, anche all'ultimo momento.

Pioli è consapevole come manchino ancora 9 partite di fondamentale importanza per il destino dei rossoneri e come per lo Scudetto la sfida sia ancora tutta da giocare. La vittoria di sabato contro l'Empoli, però, è stato basilare per iniziare a scacciare, dalla mente dei suoi ragazzi, il complesso delle piccole. Il Milan, finora, ha infatti perso 12 punti contro le squadre della seconda metà della classifica.

E, si sa, gli Scudetti si vincono prima in provincia, poi negli scontri diretti. C'è ancora molto da migliorare nel Milan: le partite come quella contro l'Empoli, per esempio, vanno chiuse prima e non tenute aperte fino alla fine. Ed elementi imprescindibili della rosa, come Rafael Leão, devono imparare ad essere più concreti sotto rete. E alla svelta.

Per lo sprint Scudetto, ad ogni modo, Alessio Romagnoli e compagni ora guardano tutti dall'alto verso il basso. E non possono permettersi più di sbagliare per tenere dietro Napoli, Inter e Juventus, che è rientrata nel giro. Sabato prossimo in campo Napoli-Udinese, Inter-Fiorentina e Cagliari-Milan. Dopo, i rossoneri affronteranno Bologna, Torino e Genoa (le rossoblu a 'San Siro').

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