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Stefano Pioli e Fikayo Tomori, allenatore e difensore del Milan (getty images)
L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' analizza il momento nuovamente critico del Milan. Paragonando la stagione attuale con quella precedente, si nota come i rossoneri in questo periodo affrontino le stesse squadre: Salernitana, Udinese, Napoli ed Empoli. Se è vero che nella passata stagione contro i granata e friulani erano arrivati due punti, quest'anno la squadra di Pioli ne ha raccolto a fatica solamente uno. A Napoli arrivò lo svolta che spianò la strada al Diavolo verso la conquista dello scudetto, al ritorno della sosta il Milan dovrà necessariamente portare punti a casa per non perdere il treno per la prossima Champions League.
Fino a novembre il Milan sembrava una squadra in salute, che riusciva anche a rimontare situazioni di svantaggio pure nei minuti finali di gara. Dal dopo-Mondiale, i rossoneri appaiono spenti, segno di come qualcosa manchi nella testa. Anche contro l'Udinese, la squadra di Pioli non ha dato segnali di reazione dopo il vantaggio di Beto e il definitivo 3-1. Il momento critico del Diavolo è dovuto soprattutto anche dallo scarso apporto dei singoli. In questa stagione, su tutti, sta deludendo Fikayo Tomori, il quale alterna gare sontuose (come quelle contro il Tottenham) per poi fare errori banali tre giorni dopo.
Altri, invece, appaiono stanchi (come Tonali) e poco felici (come Leao). Inoltre alcuni calciatori sono scomparsi completamente dai radar: basti pensare ai vari Kjaer, Vranckx e Pobega. L'unica certezza è che Pioli dovrà cambiare strada, in quanto il quarto posto è a rischio tenendo conto che la Roma è distante di appena un punto. L'allenatore del Milan sa che molte cose non hanno funzionato: l'attacco segna poco e la difesa traballa, ma il Milan ha dimostrato di avere un'anima soprattutto in Champions League. Un'anima che dovrà ritrovare al rientro da questa sosta. Mercato Milan, da Retegui a Okafor: sarà rivoluzione in attacco.
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