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Milan-PSG 2-1, per Donnarumma fischi, dollari e parate | Champions League News

Daniele Triolo Redattore 

Gianluigi Donnarumma, ex portiere del Milan oggi al PSG, accolto come un traditore da quello che, un tempo, è stato il suo pubblico. Il punto

Ieri sera, a 'San Siro', il Milan ha battuto il PSG in rimonta, per 2-1, nella 4^ giornata del Gruppo F della Champions League 2023-2024, riaprendo i giochi per la qualificazione agli ottavi. Protagonista del match, anche suo malgrado, è stato Gianluigi Donnarumma.

Il portiere del PSG, scappato via dal Milan a parametro zero nel 2021, ha incassato la rovesciata di Rafael Leão e il colpo di testa di Olivier Giroud, prodezze valse il successo rossonero e la sconfitta per la squadra di Luis Enrique. Donnarumma si è anche reso protagonista di almeno due grandi parate: una su Theo Hernández, un'altra su Noah Okafor.

Milan-PSG 2-1: la serata amara di Donnarumma

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Quello che, però, interessava vedere era che tipo di contestazione il tifo organizzato rossonero avesse preparato per Donnarumma in Milan-PSG. Prima di iniziare la partita, come rivelato da 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, l'arbitro spagnolo Jesús Gil Manzano gli ha chiesto anche se avesse la situazione sotto controllo.

All'ingresso in campo per il riscaldamento, durante la lettura delle formazioni, all'entrata sul terreno di 'San Siro' per giocare, fischi assordanti hanno accolto Donnarumma. Un acuto prolungato a cui ha partecipato, sempre, tutto lo stadio. Kylian Mbappé, per allentare la tensione nei confronti del compagno di squadra, si è anche unito al ritornello dei milanisti. C'è un video divenuto virale sui social.


Dollari falsi al suo indirizzo con la scritta 'mercenario'

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Quando Donnarumma è andato sotto la Curva Sud, cuore del tifo rossonero, altri cori e insulti dei sostenitori rossoneri. I quali hanno diviso i loro 90' tra il sostegno al Milan e le offese al loro grande ex. Dopo dieci minuti dal fischio d'inizio, i tifosi del Milan hanno lanciato dei dollari falsi, con la scritta 'mercenario' e il suo faccione stampato.

Tutto ciò, va detto, non l'ha condizionato, visto come ha risposto, poi, ai tentativi di Theo e Okafor, incolpevole sui gol di Leão e Giroud. Ha preso un bel 7 in pagella: triste consolazione nel giorno del ritorno in quello che, una volta, era lo stadio che gli voleva tanto bene. LEGGI ANCHE: Non solo Ibra: Milan, tutto pronto per un altro ritorno >>>


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