Con il dito portato sulla bocca a zittire non i tifosi, bensì tutte le critiche piovutegli addosso nelle ultime settimane. Durante Milan-PSG Leao si è fatto anche apprezzare in difesa, oltre che in attacco. Recuperi in velocità, spalla a spalla con gli avversari, scivolate da difensore navigato, componenti che si sono aggiunte al solito repertorio offensivo fatto di slalom, scatti, tiri e assist. Ieri no è mancato nulla.
Standing ovation nel momento della sostituzione
—Quando è uscito, all'80', sfinito per via dell'impegno e del fallo criminale di Škriniar, che non ha trovato altro modo per fermarlo lanciato a rete, meritata standing ovation del pubblico di 'San Siro'. Leao ha interrotto un digiuno di 74 tiri del Milan in Champions senza trovare la via del gol. Purtroppo, però, è soltanto la terza rete in Champions League di Leao: non segnava da 9 partite, dalla sfida esterna contro la Dinamo Zagabria del 25 ottobre 2022.
Dopo Milan-PSG, Leao ha rotto il silenzio - con difficoltà - nel post-partita di 'San Siro', quando è stato anche premiato come miglior giocatore del match dalla UEFA. «Non ho parole, sono contentissimo, abbiamo dimostrato chi siamo veramente. Le critiche mi spingono: le persone possono continuare a parlare, io parlo in campo». E ieri sera lo ha urlato a tutti. LEGGI ANCHE: Non solo Ibra: Milan, tutto pronto per un altro ritorno >>>
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