Leao, dunque, ha bisogno di un assistente personale in questo Milan, ovvero Ibrahimovic. In campo, infatti, a tratti sembra perso e in area di rigore non si accende quasi mai. Con il ritorno del suo 'grande fratello' svedese a Milanello, adesso, però, la situazione - anche dal punto di vista mentale e psicologico - per Leao potrebbe cambiare. Per lui, infatti, Ibra è un fratello maggiore, quasi un papà aggiunto.
Per Rafa, Zlatan è un mentore: fratello maggiore, c'è feeling antico
—Tanto diversi, quanto vicini. Zlatan, quando è tornato al Milan nel gennaio 2020, ha fatto crescere Rafa sotto la sua ala protettrice, cercando di farlo migliorare dentro e fuori dal campo, stimolandolo di continuo. Leao considera Ibrahimovic un mentore, tra i due c'è feeling antico. Vero che ora Leao sta provando a ... crescere da solo, con del lavoro extra nel centro sportivo di Milanello, e punta probabilmente a sfruttare ancora di più il suo enorme potenziale.
Il progetto di rinascita, si completa, oltre all'allenamento in più, anche con i consigli del tecnico Stefano Pioli, dei compagni e del consulente speciale Ibrahimovic. Le condizioni per tornare a segnare ci sono tutte, l'auspicio è che torni a bombardare le porte avversarie come nella passata stagione. LEGGI ANCHE: Zirkzee costa 40 milioni: ecco come intende prenderlo il Milan >>>
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