Dal gol segnato domenica scorsa in Milan-Atalanta ("Era un gol che volevo tanto, perché erano cinque mesi che non segnavo in Serie A. La mia esultanza? Le critiche mi spingono, ma solo quelle costruttive") a come si trova nel Milan. "Voglio vincere tante cose ancora con questa maglia importante, sono felice qui - le parole di Leao -. Al Milan sono arrivato bambino, qui mi hanno fatto crescere come giocatore e come uomo. Sono arrivati poi momenti difficili e sono sempre stati con me. Quindi non potevo lasciare, perché la mia educazione anche è così. Lealtà, sempre".
Ibra, razzismo, Europa League: Rafa a 360°
—Leao ha parlato poi del ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan nelle veste di consulente di RedBird ("Sapevo cosa potesse fare Zlatan dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista mentale è sempre stato vicino a me. Sono ancora giovane, non sono perfetto, ho tanto da imparare. Figure del genere, come Ibra e Maldini, sono importanti"), ma anche di razzismo, visto che, di recente, l'amico e compagno di squadra Mike Maignan ne è stato vittima ("Il razzismo non finirà mai, ma noi calciatori abbiamo il dovere di provare a fare sempre qualcosa in più. Il Milan in queste situazioni è sempre molto attento, è sempre vicino").
Infine, gli obiettivi stagionali con il Milan. La qualificazione ad un posto nella prossima Champions League, certo, ma anche un'Europa League da provare a vincere: "Non sarà facile, ma noi ci proveremo", ha assicurato Rafa Leao. LEGGI ANCHE: Cessione Milan agli arabi? L’idea di RedBird e Cardinale. Intanto Maldini … >>>
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