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Milan, Ramaccioni: “Meglio in B con italiani che in Champions coi cinesi”

Milan, Ramaccioni: “Meglio in B con italiani che in Champions coi cinesi”

L'ex team manager rossonero Silvano Ramaccioni ha lasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport': ecco le sue parole sul Milan di oggi e di ieri

Alessio Roccio

Lo storico Team Manager del Milan - 32 anni sulla panchina dei rossoneri - Silvano Ramaccioni ha lasciato una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport', in cui ha parlato del suo passato e del suo presente alla vigilia dei suoi 80 anni.

Sul suo addio al Milan: "Sono rimasto con tutti gli allenatori sulla panchina del Milan, da Castagner a Brocchi. Poi con Barbara Berlusconi è finito tutto. Ci sono rimasto male, anche se per 3 anni ho fatto il dirigente addetto all'arbitro nelle gare di casa".

Il ricordo più bello al Milan: "Dico la Champions del 1994, quel 4-0 al Barcellona. Loro avevano già prenotato la sala per festeggiare, ma noi avevamo una carica in più. Fu il capolavoro di Capello, re della scaramanzia. Un giorno persi la sua penna d'oro con cui aveva scritto le formazioni dei 3 campionati vinti. Si arrabbiò moltissimo e guarda caso l'anno dopo non vincemmo più".

Miglior allenatore avuto: "Prima di tutto vorrei ricordare Monti, amico leale che ha fatto la storia del Milan. Ho apprezzato Liedholm, Sacchi che ha insegnato a giocare in trasferta come in casa, Capello ha ottenuto il massimo da tutti. Tabarez non meritava di andare via e ho apprezzato Zaccheroni che ha vinto subito. Stesso discorso per Allegri, il suo esonero e l'addio di Pirlo l'inizio del declino".

Sul declino: "Me lo aspettavo e lo temevo. Quando sentii le voci di una cessione della società scrissi a Galliani che era meglio la B con gli italiani che la Champions coi cinesi. Lui mi rispose che il presidente era stanco".

Su Gattuso: "Gli voglio bene, ma mi spaventa quando vedo la sua faccia perché ho l'impressione che viva con troppa preoccupazione il suo ruolo".

Su Higuain: "E' un caso che sta accadendo nel momento peggiore. Se nasce da lui, vuol dire che non era pronto per il Milan. In ogni caso sono d'accordo con Leonardo".

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