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RASSEGNA STAMPA

Milan, rebus panchina e dirigenza: il futuro è nei dettagli tra ombre, nomi e silenzi

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Il Milan si trova ancora alla ricerca di un’identità chiara per il proprio futuro, sia in panchina che nei quadri dirigenziali
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Il Milan si trova ancora alla ricerca di un’identità chiara per il proprio futuro, sia in panchina che nei quadri dirigenziali. Dopo il fallimento del progetto Fonseca, accolto tiepidamente dalla piazza e mai realmente entrato nel cuore del tifo rossonero, anche la parentesi Sergio Conceicao non ha portato i risultati sperati. Un’alternanza tecnica che ha alimentato confusione e disillusione.

La situazione resta fluida, e ora si guarda con attenzione alla struttura dirigenziale. Sul tavolo due nomi forti per il ruolo di direttore sportivo: Igli Tare e Tony D’Amico. Il primo, ex Lazio, è attualmente libero da vincoli contrattuali e potrebbe iniziare a lavorare da subito. Un profilo esperto, abituato alle pressioni e ai mercati complessi. Diversa la situazione per D’Amico, stimato dirigente dell’Atalanta: per arrivare a lui sarebbe necessario un delicato passaggio di consegne con la società bergamasca, che potrebbe non gradire un tentativo di strappo improvviso.


Nel frattempo Giorgio Furlani, amministratore delegato del club, continua a mantenere un profilo basso. Intervistato nel prepartita di Milan-Fiorentina, ha dichiarato:

«Siamo in un punto simile a quello di tre giorni fa. Non c’è nessuna novità e scelta. Siamo focalizzati nel preparare la stagione, nello scegliere la persona giusta e nei ruoli giusti. L’identikit è chiaro: vogliamo qualcuno che ci faccia vincere».

Alla domanda sulla futura struttura dell’area sportiva, con lui stesso, Moncada e Zlatan Ibrahimović, ha glissato:

«È presto per commentare su questi dettagli. Eviterei in questo momento».

La deadline per definire la nuova guida tecnica e sportiva è fissata per la fine di aprile. Ma i nodi da sciogliere restano numerosi e le prossime settimane si preannunciano decisive per il futuro del Milan. LEGGI ANCHE: Jovic: da panchinaro a protagonista, un gol che merita maggior spazio >>>