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RedBird, un anno di Milan. Cardinale atteso a Milano: la sua agenda

Cardinale Maldini AC Milan
Gerry Cardinale, patron del Milan e managing partner del fondo RedBird, a Milano in questi giorni. Non è ancora sicuro per Milan-Verona
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come sia passato un anno da quando RedBird di Gerry Cardinale ha preso il Milan. Il 1° giugno 2022, infatti, RedBird annunciò di aver sottoscritto l'accordo con Elliott, poi perfezionato nel giro di altri tre mesi.

Il regalo di compleanno per RedBird e Cardinale è stata la qualificazione del Milan all'edizione 2023-2024 della Champions League, determinante per lo sviluppo del progetto tecnico e finanziario del club rossonero. Ora il proprietario del Diavolo è atteso a Milano per 'festeggiare'.


Milan, il ritorno di Cardinale in città

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Non è escluso che Cardinale torni a 'San Siro' già per Milan-Verona, partita che potrebbe valere ancora il terzo posto in classifica e, pertanto, un altro piccolo 'regalo' da 5 milioni di euro per la proprietà del club rossonero. La visita di Cardinale, che sia nel fine settimana o qualche giorno più in là, sarà in ogni caso l'occasione per un fare punto della situazione.

Si parlerà delle strategie per il mercato estivo e della chiusura del bilancio. Tutti i soldi generati dall'azienda Milan, per 'La Gazzetta dello Sport', saranno reinvestiti nel club. In tempo di sostenibilità, significa che i proventi della Champions serviranno per rinforzare la squadra di mister Stefano Pioli.

Mercato, bilancio e stadio sul piatto delle discussioni

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La quota (50 milioni di euro) potrà crescere con il ricavato dalle cessioni. Questa è la linea che la proprietà ribadirà a Paolo Maldini e Frederic Massara, uomini-mercato del club di Via Aldo Rossi. Cardinale, poi, potrà festeggiare un bilancio del Milan, in chiusura al prossimo 30 giugno, non soltanto in pareggio, ma anche in attivo.

L'altro argomento caldo su cui si farà il punto è lo stadio. Le aree più battute restano San Donato Milanese (più facile entrare nella fase operativa ma in una zona meno estesa) o Sesto San Giovanni (burocrazia più lunga ma enorme metratura a disposizione). Deciderà il tempo, cioè l’opzione che per prima permetterà l’avvio dei lavori. Vice Theo, la brillante idea del Milan >>>

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