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“Dubbi sulla proprietà del Milan”: l’esito dell’indagine del ‘CorSera’

Daniele Triolo

Il 'CorSera' ha indagato su chi sia l'effettivo proprietario del Milan dopo la cessione da Elliott a RedBird avvenuta nei mesi scorsi. Le news

Il 'Corriere della Sera', nelle pagine del suo settimanale 'L'Economia del Corriere della Sera', si è posto un interrogativo: è davvero Gerry Cardinale il proprietario del Milan dopo l'acquisizione delle quote di maggioranza dal fondo Elliott, avvenuta nei mesi scorsi? A questa domanda, i colleghi hanno provato a rispondere.

Milan, nuova inchiesta sull'effettivo proprietario

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Il labirinto da Milano porta fino al Delaware (U.S.A.) passando per l'Olanda. Il tema principale riguarda i documenti consegnati alle banche per adempiere agli obblighi anti-riciclaggio. Nelle carte degli uffici interni dei legali del Milan, Il 'CorSera' ha dovuto verificare e identificare i titolari effettivi. Ricomponendo, quindi, tutta la catena di controllo del club di Via Aldo Rossi.

Interpellando i legali olandesi di RedBird, si è concluso che "nessuna persona fisica in ultima istanza – così si leggerebbe nelle carte interne – ha più del 10% del club e dunque nessuno controlla il Milan". Per questo motivo, sono stati indicati titolari effettivi, con il criterio residuale, tre amministratori con poteri di rappresentare legalmente il club.

Si tratta del Presidente Paolo Scaroni, dell'amministratore delegato Giorgio Furlani (prima era Ivan Gazidis) e del consigliere Gerry Cardinale. Da fonti vicine al fondo RedBird, però, si è appreso come il quadro, ad ogni modo, riporti a Cardinale come titolare effettivo.

Per quanto concerne la catena di controllo del Milan, sopra le holding ACM Bidco e ACM Intermediate Holding, che sono le due più in basso nell'operazione, si risale fino alla RBFC Aggregator. La proprietà di questa è divisa tra 'Fund IV Investors' (42,6%), 'RBFC AIV' (10,9%) ed una 'Limited Partners' (46,1%).

Non c'è certezza sul 46,1%: appartiene a Cardinale?

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Per il 'CorSera', le prime due farebbero certamente riferimento a Cardinale. Non ci sono certezze, invece, sull’effettivo controllo del 46,1% che rimane. Il tutto, lo ricordiamo, va ad inserirsi in un quadro in cui Elliott ha garantito a RedBird un 'vendor loan' (prestito del venditore all'acquirente) da 600 milioni di euro (metà della cifra pagata per il Milan) al 7% di interesse.

Un interesse, che, di fatto, costa 115mila euro al giorno a RedBird di Cardinale: cifra pari a 42 milioni di euro all'anno. La chiosa del 'CorSera', però, ha specificato anche come in operazioni di questo tipo la catena di controllo è complessa. Un esempio? L'ultima holding di John Elkann avrebbe solo il 6-7% di controllo sul club bianconero.

Ma, essendo il rampollo della famiglia Agnelli il maggior azionista della 'Giovanni Agnelli BV' e, a sua volta, di 'Exor', risulta, di fatto, avere il controllo anche della società piemontese. Leao risponde a ‘Er Faina’ sul rinnovo: “Fake news come sempre”