Milan, quattro modi di fare il regista: da Reijnders a Bennacer

Tijjani Reijnders, Ismaël Bennacer, Rade Krunić e Yacine Adli: il Milan, come riferito da 'La Gazzetta dello Sport', ha quattro centrocampisti in grado di svolgere i compiti del regista, quelli di fase di impostazione del gioco. E sono tutti diversi tra di loro: elementi da usare a seconda del momento e del contesto.

Il Milan aveva iniziato la stagione con Krunić in quel ruolo, regista del 4-3-3. Scelto dal tecnico Stefano Pioli per dare equilibrio e solidità a una squadra rinnovata. Quando, poi, il bosniaco si è infortunato a settembre, è toccato ad Adli. Il francese ha sfruttato le occasioni avute, dimostrando di essere cresciuto rispetto alla passata stagione.

Milan, da Reijnders a Bennacer passando per Krunić e Adli: 4 in regia!

Quindi, spazio a Reijnders, il 'manifesto del multi-ruolo'. Ha convinto Pioli poiché è in grado di dettare i tempi da qualsiasi posizione della mediana. Non a caso, ha sempre giocato dall'inizio, in Serie A e in Champions League, eccezion fatta per Milan-Newcastle a settembre.

L'ultimo mese, poi, ha restituito alla causa Bennacer, il vero acquisto del Diavolo nel 2024, anche se ora è partito per disputare la Coppa d'Africa con la sua Algeria. Reijnders (24 partite, 2 gol e un assist) sa fare la mezzala, il trequartista e, come detto, anche il regista. Parte dal centrosinistra, ma può svariare anche a destra: dà una mano in copertura e si spinge in avanti quando serve.

Krunić (14 presenze) ha giocato via via sempre di meno perché vorrebbe andare al Fenerbahçe. Potrebbe restare, però, un po' a sorpresa vista la momentanea indisponibilità di Bennacer e l'infortunio - grave - di Tommaso Pobega a centrocampo. È stato essenziale, in questi anni, in varie posizioni e ha dato lui equilibrio ad agosto e settembre a Reijnders e Ruben Loftus-Cheek.

Bennacer potrà dare qualcosa in più a mister Pioli

Discorso diverso, secondo la 'rosea', per Adli. Il francese di origine algerine si è distinto quando schierato per qualità e una propensione offensiva evidente, con un baricentro avanzato in maniera netta rispetto ai colleghi della mediana. Ha messo insieme fin qui 10 presenze (la metà, 5, dall’inizio), con un approccio più tecnico, ma anche meno muscolare.

Altra musica per Bennacer: dopo il lungo infortunio, ha ritrovato lo smalto dei giorni migliori. Cosa potrà dare in più a Pioli? Lucidità diversa nella gestione del possesso e tanto in più in termini di tecnica, senza sacrificare equilibrio e consistenza. LEGGI ANCHE: Obiettivo Europa League, il rapporto con Pioli e Ibra: Milan, parla Leao >>>

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