Per Milan-Verona, con Ibrahimovic indisponibile, Pioli ha scelto di affidarsi in attacco ai suoi titolari. Alle spalle di Olivier Giroud, al quale, nella prossima stagione, secondo il 'CorSera', "andrà inderogabilmente affiancato un altro centravanti affidabile", ecco Rafael Leão e Brahim Díaz. Destini opposti per loro due: il primo resterà dopo il rinnovo fino al 30 giugno 2028; il secondo resterà al Real Madrid e potrebbe restarci. Il Milan non farà follie per riprenderselo, visto il prezzo del riscatto superiore a 20 milioni di euro. E poi è in arrivo Daichi Kamada.
Milan-Verona, la cronaca del match
—Il Milan non ha spinto moltissimo, ma ha trovato il vantaggio nel finale di primo tempo. Fallo di Cyril Ngonge su Brahim Díaz, calcio di rigore e Giroud dal dischetto non ha fallito. Nella ripresa, è cresciuta la tensione: dopo il pari di Marco Faraoni, in seguito alla bella giocata di Darko Lazović, il Milan (che ha reclamato un altro, evidente rigore, per un fallo di mano dello stesso Faraoni sul colpo di testa di Leão a botta sicura) ha messo in cassaforte il match nel finale, con due assoli del portoghese (85' e 92').
La Curva Sud Milano, con un eloquente striscione, ha chiesto alla società di fare un bel mercato per il salto di qualità. Secondo il 'Corriere della Sera', la qualificazione alla Champions League, con gli introiti che ne derivano, darà una grossa mano. Il budget per costruire la rosa sarà sui 50 milioni di euro, ai quali si potrà aggiungere tutto quello che deriverà dai risparmi sugli ingaggi e dalle cessioni.
Ora mercato: già oggi incontro tra Cardinale e la dirigenza?
—Qui, dunque, dovranno essere bravi Paolo Maldini e Frederic Massara a capitalizzare i tagli, tipo quelli di Divock Origi e Ante Rebic. Quest’ultimo, per dire, ieri non era nemmeno in panchina. In tribuna invece c’era Gerry Cardinale, patron di RedBird e proprietario del Milan. Ora ci sarà un incontro con l’area tecnica, per tracciare un bilancio, per definire ambiti operativi e strategie. L’appuntamento potrebbe essere già oggi. Ciao Ibra: come cambia l'attacco del Milan >>>
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