Le estrazioni di Cardinale e Friedkin - ha scritto la 'rosea' - sono differenti, così come le gestioni adottate nei due club. Cardinale, che ha lavorato oltre 20 anni in Goldman Sachs, nel 2014 ha creato il fondo RedBird, da uomo della finanza, sviluppandosi nello sport. Friedkin ha fatto fortuna vendendo auto, poi si è 'allargato' a turismo di lusso e intrattenimento da imprenditore. Sbagliato, dunque, metterne a confronto le ricchezze. Così come è fuorviante paragonare i 10 miliardi di dollari di patrimonio gestito da RedBird con gli 11 miliardi di ricavi del gruppo Friedkin.
Il primo ha versato 40 milioni per lo stadio, il secondo 622 per le perdite
—Entrambi, però, mantengono un'impronta decisamente statunitense e quindi puntano al connubio tra calcio e sport con spettacolo, media, moda e turismo. RedBird di Cardinale ha acquistato il Milan da Elliott, nel 2022, per 1,2 miliardi di euro. Ha ereditato un club risanato e tornato in Champions League. Cardinale ha potuto proseguire a lavorare con il modus operandi di Paul e Gordon Singer: sostenibilità e autosufficienza finanziaria. Ha versato solo 40 milioni di euro dei suoi per finanziare il progetto stadio a San Donato.
Ai Friedkin, invece, nel 2020 sono bastati 199 milioni di euro per comprare la Roma da Pallotta (con l'aggiunta, poi, di altri 37 milioni di euro per arrivare al 100% del club capitolino). È toccato a loro il compito di risanare: il bilancio giallorosso, in passivo di 204 milioni di euro nel 2020, era in rosso di 103 l'anno passato. Dan Friedkin, a più riprese, ha dovuto ripianare le perdite, iniettando, in totale, ben 622 milioni di euro nelle casse societarie. LEGGI ANCHE: Milan, colpo di calciomercato clamoroso in casa Chelsea? Le ultime news >>>
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