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Milan, rosso dimezzato e progetto stadio in due fasi

Ivan Gazidis Paolo Scaroni AC Milan

Il bilancio 2020/21 del Milan si chiude con un rosso di 96,4 milioni. Ricavi in crescita dagli sponsor. Scaroni ribadisce la priorità stadio.

Stefano Bressi

Perdite dimezzate, pochi debiti grazie alle iniezioni di equity di Elliott e un trend generale in miglioramento per il Milan, che ieri ha approvato il bilancio 2020/21 nell'assemblea dei soci. Inoltre, è entrato a far parte del CdA anche Gordon Singer, proprietario del club. Segnale importante. Ambiente sereno a Casa Milan, anche grazie al primato in classifica. Per tornare davvero protagonisti in campo però, anche a livello europeo, il presidente Paolo Scaroni ribadisce che sia fondamentale costruire lo stadio. Solo in quel momento Milan e Inter smetteranno di dover rinunciare ai propri gioielli come successo in estate.

Erano tre esercizi, scrive La Gazzetta dello Sport, che il Milan non scendeva sotto i -100 milioni. Nel 2017/18 era -126, nel 2018/19 era -146 e lo scorso anno -194,6 addirittura. Quest'anno -96,4 milioni e spiccano i 17 milioni in più di ricavi da sponsor: 2 da Puma e 15 da nuovi contratti. Per quanto riguarda i costi, gli ammortamenti sono diminuiti di 29 milioni dopo le uscite della scorsa stagione. Le spese del personale sono aumentate di 9 milioni, il che è dovuto alle spese per la causa con Zvonimir Boban, licenziato due anni fa circa. Gli stipendi dei tesserati sono invece calati da 140 a 136 milioni. Quest'anno, col ritorno in Champions League e gli stadi riaperti si migliorerà ancora. Prosegue l'azione di efficientamento dei costi: investimenti sostenibili, anche a costo di perdite dolorose. Non è un caso che Ivan Gazidis abbia lanciato una frecciatina sul fronte rinnovi, spiegando come agenti e giocatori sperino di guadagnare come prima della pandemia, mentre i club cercano di seguire un percorso virtuoso. Scaroni, invece, ha detto che col Milan sempre in Champions League non è illusorio pensare di arrivare alla parità di bilancio nel giro di tre anni. Per ora il Milan conta sempre su Elliott, che nel 2020/21 ha versato altri 129,5 milioni. Sono 560 i milioni immessi in società, con una spesa totale di 740 milioni considerando il prestito a Yonghong Li che ha portato a rilevare il club. L'indebitamento finanziario netto è di 102 milioni, appena sotto i 104 dello scorso anno.

Come altri club, il Milan non rispetta la vecchia regola del break-even e in via prudenziale ha integrato anche lo stanziamento a fondo rischi, anche se la UEFA pare abbia sospeso il Fair Play Finanziario, tenendo conto della fase emergenziale. Inoltre, il Milan tende verso l'equilibrio gestionale. La chiave resta però il nuovo San Siro, con Scaroni che traccia la strada: a tutta velocità sullo stadio, per la parte restante del progetto ci sarà tempo e si troverà un accordo. Intanto potrebbero esserci due occasioni di mercato interessanti per il Milan >>>

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