Ibrahimovic "contribuirà a rafforzare la cultura vincente" dei rossoneri, tornando, dunque, ad esercitare la sua pressione agonistica e calandosi di nuovo nelle vesti di motivatore. Colui che, anche da giocatore, ha sempre voluto trasferire senso della disciplina, impegno in allenamento e cura del fisico ai suoi compagni.
Il campo d'azione di Zlatan, poi, comprende anche "lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni". Si traduce, secondo la 'rosea', nell'aiutare la squadra a crescere anche dal punto dei vista dei singoli. Ibra parlerà con loro, li supporterà da vicino come faceva da giocatore.
Dirà la sua anche su allenatore, mercato e stadio
—Pur non essendo ufficialmente tesserato, potrà scendere negli spogliatoi del Diavolo a 'San Siro' e, magari, parlare davanti alle telecamere. Ma confinare la sua nuova veste al solo ambito sportivo sarebbe riduttivo. Zlatan, infatti, avrà voce in capitolo anche in ambito societario.
Sarà consulente di Gerry Cardinale e dei massimi dirigenti, ovvero il Presidente Paolo Scaroni e l'amministratore delegato Giorgio Furlani. Fornirà il suo parere. Suggerirà il nome di un eventuale, prossimo allenatore e potrà dire la sua sul mercato. La sua grande esperienza da uomo di campo e la conoscenza profonda della materia sono una garanzia.
Questo incarico, insomma, è tagliato su misura per la personalità e la duttilità di Ibrahimovic. È in evoluzione e si adeguerà agli eventi. Per conto del Milan, poi, Ibra sarà anche impegnato in attività commerciali e parteciperà ai progetti, incluso quello del nuovo stadio. LEGGI ANCHE: Panchina Milan, i 3 nomi che ha in mente Ibrahimovic per il post-Pioli >>>
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