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Lo stadio 'Giuseppe Meazza' in San Siro, Milano, casa del Milan | AC Milan News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha analizzato il pareggio di 'San Siro', 1-1, tra Milan e Sampdoria. Con un Milan che, ancora una volta, non ha saputo conquistare i tre punti in casa per una serie di motivi.
La 'rosea', per esempio, ha posto l'accento sulla mollezza di Theo Hernández, che ormai non è più lui da vari mesi. Ma anche sulle elucubrazioni di mister Stefano Pioli, sulla stanchezza dei Nazionali (in particolare Hakan Çalhanoğlu e Zlatan Ibrahimović), e su alcune prove pessime, quali quelle di Alexis Saelemaekers, schierato terzino, e Samu Castillejo.
Non c'è, ovviamente, niente di irreparabile. Questo Milan era partito per conquistare un posto nella prossima Champions League ed è ancora, pienamente, in corsa per l'obiettivo. Ma, dopo un anno, il 2020, vissuto ad altissima intensità, da fenomeni, è quasi un peccato che i ragazzi di Pioli debbano accontentarsi.
La cosa peggiore, emersa da questo Milan-Sampdoria a 'San Siro', è che la luce del gioco rossonero sembra essersi spenta. L'approccio alla gara è stato sbagliato e, improvvisamente, il Diavolo, che forse si pensava imbattibile, si è ritrovato tra i 'mortali' del campionato di Serie A.
Il pareggio di ieri a 'San Siro' contro la Sampdoria, giunto solo nel finale, ha sollevato un altro problema per il Milan. Quello dell'incapacità, da due mesi a questa parte, di vincere tra le mura amiche. Ultimo successo, Milan-Crotone 4-0 dello scorso 7 febbraio. Quindi, sei gare consecutive senza successi, tra campionato ed Europa League.
Ed anche Ibrahimović sembra essersi fermato a quel pomeriggio contro i calabresi, quando toccò e successivamente scavalcò quota 500 gol in carriera. Reduce dagli impegni in Nazionale, dove è tornato dopo l'addio del 2016 e dove non si è di certo risparmiato, Zlatan ha steccato contro i blucerchiati, troppo stanco per incidere.
Così come ha deluso Theo Hernández, che ha regalato a Fabio Quagliarella il gol del vantaggio in Milan-Sampdoria a 'San Siro'. La parabola discendente del terzino sinistro francese è soltanto un esempio per il rendimento di tutti. Finora Pioli ed i suoi ragazzi si sono cullati sulla continuità dimostrata per tanti mesi.
Ora, però, il trend è cambiato e, per tornare grande, il Diavolo ha bisogno della conferma dei suoi talenti e di riprendere a giocare, in fretta, il calcio che ha dimostrato di conoscere bene. Tempo ce n'è poco, e dietro, per la zona Champions, corrono quasi tutte. Mercato, un top player in saldo in attacco per il Milan? Ecco come >>>
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