"Ibra a Miami? Era un impegno già preso. Non credo sia un problema"
—Pioli, alla vigilia di Milan-Sassuolo, ha anche parlato del suo rapporto con Zlatan Ibrahimović, nuovo consulente di RedBird (anche) per il Milan che, in questi giorni, invece di restare vicino alla squadra rossonera, è volato in vacanza a Miami. «Ci siamo sentiti tramite messaggi, mi ha chiesto come si è allenata la squadra e quali fossero le sensazioni, come facciamo sempre. So che aveva già preso questo impegno prima di tornare qui. Non credo che sia questo il problema», ha spiegato Pioli ai cronisti presenti nella sala stampa di Milanello.
Pioli ha proseguito parlando dei motivi per cui, secondo lui, il suo Milan non sta funzionando in campo: «Il nostro difetto è che non abbiamo avuto continuità. I nuovi sono giocatori forti, poi è normale che ci voglia del tempo per adattarsi al campionato italiano. Non è il campionato più bello, ma è certamente il più complicato a livello tattico e di pressioni. La nostra difficoltà è che siamo discontinui anche all'interno della stessa partita. Siamo concentrati per risolvere questa difficoltà».
Chiosa con la risposta, sicura, ad una domanda: "Ma la magia del Milan di Pioli è finita?". Così il tecnico prima del Sassuolo: «Abbiamo alzato le nostre aspettative. Cinque anni fa il terzo posto in classifica sarebbe stato accolto con felicità, ora invece non va bene. Le aspettative più alte le hanno create non solo i tifosi, ma anche il gioco della squadra». LEGGI ANCHE: Mercato Milan, la nuova strategia di Furlani e Moncada per gennaio >>>
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