Non solo, perché ancor prima c'è l'errore di aver scelto Paulo Fonseca, in estate, contro il volere della piazza, senza avere poi la forza di difenderlo pubblicamente e di sostenerlo. Anzi, ancora peggio, lasciandolo da solo. Ultimo, ma non per importanza, l'assenza di una struttura dirigenziale che dia garanzie. Manca, come sottolinea 'Il Corriere della Sera', una figura sotto l'amministratore delegato, che conosca i meccanismi del calcio e sappia di campo. Se questo doveva essere il ruolo di Zlatan Ibrahimovic, finora lo ha svolto in maniera deficitaria. Per questo la collega Arianna Ravelli suggerisce una profonda rivoluzione in vista della prossima stagione.
LEGGI ANCHE: Milan, come cambia il calciomercato con Conceicao: ruoli, obiettivi e un nuovo alleato >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA