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Jesús Suso, ex esterno offensivo del Milan (credits: GETTY Images)
MILAN-SPAL - Come viene evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan vince 1-0 contro la Spal e finalmente può un attimo respirare in classifica prima del trittico tremendo contro Lazio, Juventus e Napoli. A decidere è proprio Suso, che è stato il più contestato e sbeffeggiato dai tifosi al momento del suo ingresso in campo. Vittoria fondamentale, ma il successo è stato faticoso e la strada è ancora lunga.
Milan impaurito, prigioniero di se stesso e dei suoi limiti, contro una Spal arrivata a San Siro con l'obiettivo di difendersi e di ripartire. Pioli chiede alla sua squadra di giocare un calcio ambizioso, ma in questo momento la squadra non è in grado di svilupparlo, se non in poche circostanze. Il primo tempo non è stato facile, con i rossoneri che attaccavano con il timore di essere attaccati alle spalle. Qualche occasione è stata creata, una su tutte: Castillejo a due passi dalla porta è riuscito a centrare la traversa. Theo Hernandez, man mano che i minuti passavano, è venuto fuori con le sue accelerazioni, ma Strefezza in alcune occasioni è stato bravo a tenerlo basso.
Nel secondo tempo la partita è cambiata, con Calabria che ha preso il posto dell'infortunato Musacchioe LeoDuarte che ha fatto coppia con Romagnoli al centro della difesa. Il brasiliano è piaciuto, ha garantito sostenibilità. Il Milan si è accampato nella metà campo avversaria, con la Spal chiusa in difesa, ma a sbloccare la gara ci ha pensato Suso, che con una grandissima punizione, ha messo il match in discesa. Semplici è passato al 4-3-3, ma i ferraresi di fatto non sono mai stati pericolosi.
Il Milan è andato vicino al raddoppio, però Paquetà è stato emotivo nel faccia a faccia con Berisha, azione personale emblematica del momento del brasiliano. L'ex Flamengo ha grande padronanza tecnica ed è animato dalle migliori intenzioni, ma manca sempre qualcosa al dunque, quando è il momento di passare all’incasso. Piatek si è procurato la punizione che Suso poi ha trasformato in gol, ma per il resto i dubbi rimangono: non è quello della scorsa stagione e ci si chiede chi sia veramente. Il Milan respira, con il calendario che nelle prossime tre giornate farà capire consistenza e ambizioni della squadra di Pioli. Al termine della sfida ha parlato l'allenatore in conferenza stampa, continua a leggere >>>
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