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Milan, inizia lo sprint scudetto: bisogna cambiare marcia con le piccole

Enrico Ianuario

Mancano dieci giornate al termine del campionato e il Milan non può sbagliare se vuole vincere lo scudetto: domani la sfida contro l'Empoli

L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' si sofferma sul rush finale del campionato, con il Milan momentaneamente primo in classifica e che vorrà conquistare uno scudetto che manca da ben undici anni. Lo 'sprint scudetto' partirà da domani, con i rossoneri che affronteranno a 'San Siro' l'Empoli di Aurelio Andreazzoli. Mancano dieci partite da qui al termine della stagione e i rossoneri dovranno fare in modo di non fare passi falsi soprattutto contro le piccole, squadre sempre molto insidiose che hanno messo in difficoltà, durante questa stagione, la squadra di Stefano Pioli.

Dunque, si parte domani con l'Empoli. Segue la trasferta di Cagliari del 19 marzo, poi Bologna, Torino, Genoa, Lazio, Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo. Un calendario difficile da affrontare, ma non impossibile. Sicuramente il Milan dovrà fare nove su nove in queste prime tre partite che, sulla carta, sono abbondantemente alla portata dei rossoneri. Nel girone d'andata, il Diavolo ha infatti travolto i toscani e i bolognesi 4-2, mentre i sardi 4-1 con la prima doppietta siglata in campionato da Giroud a 'San Siro'. Sicuramente la prima insidia è rappresentata dal Torino di Ivan Juric, una squadra rivitalizzata dall'allenatore croato che ha dato identità, spirito e un gioco molto propositivo al gruppo granata. Così come il Genoa di Blessin. Nonostante la classifica possa ingannare, il nuovo tecnico ha dato a Destro - tra l'altro ex Milan - e compagni quel tocco in più. Certo, non è arrivata ancora nessuna vittoria, ma attenzione a non parlare troppo prima di giocare.

Più difficile sarà affrontare la Lazio, una squadra completamente diversa rispetto a quella affrontata l'ultima volta in Coppa Italia. Adesso si vede nei biancocelesti la mano di Maurizio Sarri, il quale è deciso più che mai a lottare per conquistare un posto nell'Europa che conta. Poi, i viola. Come ben si ricorda, il Milan è stato sconfitto all'andata con un rocambolesco 4-3. Certo, questa volta i viola avranno un Vlahovic in meno, ma un Piatek con il dente avvelenato in più. Così come sarà difficile affrontare il Verona di Igor Tudor, una delle sorprese più piacevoli di questo campionato. Gli 'scaligeri' giocano bene a pallone, sono propositivi e possono far male con le giocate di Barak e Caprari, oltre che con i gol di Simeone. Infine Atalanta e Sassuolo, due squadre che sul piano tecnico tattico sono tra le più organizzate del torneo.

Paradossalmente, il Milan potrà fare meno fatica contro queste ultime squadre citate. Quando il gioco si fa duro, ai ragazzi di Pioli piace giocare. Lo hanno dimostrato in gare importanti come il derby contro l'Inter e contro il Napoli. Il Diavolo si esalta quando affronta avversari che amano giocare e non chiudersi come, ad esempio, Udinese e Salernitana, due squadre contro cui il Milan ha conquistato appena due punti su sei a disposizione. Il rammarico di non aver guadagnato quei punti in più laddove le partite sembravano abbordabili rimane, ma niente paura. Il Milan, in attesa che l'Inter recuperi la gara contro il Bologna, dovrà pensare solamente a non sbagliare più già a partire da domani. Eslusiva PM, Lopez: "Il Barça vuole Kessie: può essere come il Keita di Guardiola".

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