Affinché il Milan vada avanti in Champions League servirà alzare - notevolmente - il livello. L'ha ammesso, nel post-partita, anche Fonseca, che si è scagliato in maniera dura contro i suoi giocatori. «Contento per il risultato, non per la prestazione, siamo sempre sulle montagne russe, devo parlare con i giocatori. Io lavoro tutti i giorni per il bene della squadra, ma all’interno del gruppo non so se tutti possono dire la stessa cosa». Per il Milan, ad ogni modo, si è trattato della quarta vittoria consecutiva in Champions League: un evento che non si verificava dal 2005, ma che non basta di certo per soddisfare tifosi e critica dopo quanto visto sul terreno di gioco.
Fiato sospeso nel finale per via del V.A.R.
—Il Diavolo è partito piano nel primo tempo, si è animato con il passare dei minuti, fino al gol di Leão che ha rotto l'equilibrio. Quindi, nella ripresa, si è abbassato troppo. Ha subito il pareggio, creato poco, rischiato persino di andare sotto. Finché Fonseca non si è giocato la carta Camarda, risultato decisivo nell'azione che ha portato alla rete di Abraham. Un gol forse viziato da un fallo di Matteo Gabbia su un difendente serbo, ma sul quale il V.A.R. - dopo un 'silent check' - ha confermato il giudizio dell'arbitro spagnolo Jesús Gil Manzano. LEGGI ANCHE: Milan, Theo via nel calciomercato estivo? 20 milioni e arriva un suo forte sostituto >>>
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