RASSEGNA STAMPA

Caos Milan, Agresti: “Fonseca parla, ma i giocatori fanno come vogliono”

Redazione
Il Milan, dopo il caos legato al "cooling break", si prepara a quello dei rigori. Ne ha parlato Stefano Agresti, direttore della Gazzetta

Il Milan si trova nuovamente al centro di un caos, questa volta riguardante i calci di rigore. Dopo la prima pausa Nazionali, in cui si era parlato del "cooling break" di Lazio-Milan, ora è il turno dei tiri dagli undici metri a sollevare polemiche. Le gerarchie all'interno della squadra rossonera sono saltate, e le responsabilità ricadono principalmente su Theo Hernandez e Tammy Abraham, che non hanno rispettato le scelte del tecnico Paulo Fonseca.

Dopo la deludente sconfitta contro la Fiorentina, con entrambi i giocatori che hanno sbagliato il loro tentativo dal dischetto, Fonseca ha chiarito di aver indicato Christian Pulisic come rigorista ufficiale. Tuttavia, in campo, questa indicazione non è stata seguita, alimentando ulteriormente la confusione e il malcontento. Il vice-direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Agresti si è scagliato perciò contro Theo e Abraham:

"Fonseca nella preparazione della partita dà un’indicazione chiara, inequivocabile: il rigorista è Pulisic. La sorte vuole che i rossoneri, nella gara contro la Fiorentina, abbiano la possibilità di calciarne addirittura due, di rigori. Un evento quasi unico. Ebbene: il primo lo tira Theo Hernandez, il secondo Abraham. Si decide in campo, strappandosi il pallone di mano, roba da partitelle tra dopolavoristi o da campetto di quartiere. Il fatto che quei rigori vengano sbagliati entrambi dà ancora più enfasi all’evento, forse se in due avessero segnato almeno un gol l’eco sarebbe stata inferiore o nulla. Ma la sostanza non cambia: Fonseca dice una cosa, i giocatori fanno come vogliono". LEGGI ANCHE: Milan, momento nero: Capello difende Fonseca e critica i giocatori >>>