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Milan, Theo Hernández ottimo centrale. E Pioli ora non lo sposta più

Theo Hernández AC Milan
Theo Hernández, difensore del Milan, sta giocando molto bene da centrale. Prima terzino, ora in mezzo: come il suo mito Paolo Maldini
Daniele Triolo Redattore 

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Theo Hernández, difensore del Milan, che, come noto, vista l'emergenza infortuni che ha falcidiato la retroguardia dei rossoneri di Stefano Pioli, ultimamente sta giocando praticamente sempre da centrale anziché da terzino sinistro, suo ruolo naturale.

Lo ha fatto, la prima volta, in Milan-Frosinone dello scorso 2 dicembre e, finora, ha fatto così bene (a parte la partita persa dal Diavolo sul campo dell'Atalanta, dove tutta la squadra ha floppato), che Pioli ha perseverato. Ed ora, difficilmente, nonostante il ritorno di Matteo Gabbia dal Villarreal e l'esplosione del giovane Jan-Carlo Simic, l'allenatore lo sposterà da quella posizione.


Milan, Theo Hernández è un centrale quasi invalicabile

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Se ne riparlerà, semmai, quando torneranno Pierre Kalulu, Malick Thiaw e Fikayo Tomori dai rispettivi infortuni. Theo Hernández, da difensore centrale del Milan, sta funzionando perché, come ha detto Pioli, sta giocando con intensità e attenzione, che tante volte non ha messo da terzino. Insomma, è più concentrato. Perché?

Con banale psicologia, ha commentato la 'rosea', perché a sinistra sa di essere più forte del 99% dei calciatori del pianeta e a volte stecca. In mezzo deve valutare il pericolo, prevenire i rischi, cancellare gli errori. Secondo motivo: il numero 19 del Diavolo ha una qualità in impostazione nettamente superiore a Tomori e ai normali centrali. La costruzione del gioco rossonero, sentitamente, ringrazia.

Anche Maldini nel 1998 passò dalla sinistra al centro della difesa

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Da centrale difensivo del Milan, Theo Hernández ha aumentato i contrasti vinti e gli intercetti. Che possa ripercorrere le orme del fratello Lucas, di un anno più grande di lui, nato laterale mancino ed affermatosi come centrale? Intanto, però, Theo sta facendo esattamente quello che, a partire dalla stagione 1998-1999, fece il suo idolo Paolo Maldini. Il quale, da terzino sinistro di caratura mondiale, divenne un centrale di egual livello nella difesa a tre di Alberto Zaccheroni.

E negli anni hanno fatto questo percorso anche Giorgio Chiellini, Sergio Ramos, David Alaba. Forti da terzini, insuperabili da centrali. La volontà del giocatore francese, però, è quella di tornare a correre sulla fascia quando torneranno gli infortunati. Per Milan-Atalanta di Coppa Italia e Milan-Roma di Serie A, però, toccherà ancora a lui fermare Gianluca Scamacca e Romelu LukakuLEGGI ANCHE: Mercato Milan, 50 milioni per il nuovo attaccante: ecco di chi si tratta >>>

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