Milan, Theo Hernández finirà in panchina? Chi può giocare al suo posto

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato di Theo Hernández, terzino sinistro del Milan, il quale - come è evidente - sta vivendo una stagione sotto tono. "Avrebbe le qualità per essere uno dei più forti al mondo, ma ormai troppo spesso è frenato dall'atteggiamento", il duro commento della 'rosea' sul numero 19 rossonero.

In Cagliari-Milan 3-3 non ha opposto resistenza né a Nadir Zortea né a Gabriele Zappa, autori dei gol dei sardi. Theo è sembrato essere fragile. E non per la stanchezza della sfida di Champions League a Madrid o per altri limiti. L'impressione data è stata quella di avere scarsa determinazione nell'opporsi.

Milan, fin qui brutta annata per Theo Hernández

Ha avuto, insomma, quell'atteggiamento che Paulo Fonseca ha rimproverato, spesso, a Rafael Leão. Al quale le tre panchine consecutive in Serie A contro Udinese, Napoli e Monza hanno fatto bene: è tornato determinante, tirato a lucido, tanto in Champions in casa del Real Madrid quanto a Cagliari. Dove ha ritrovato il gol (doppietta) dopo 71 giorni.

La 'rosea' si è dunque domandata, oggi, se il medesimo trattamento sarà riservato a Theo. Difficile dirlo ora: la Serie A si ferma per gli impegni delle Nazionali e, al ritorno in campo, sabato 23 novembre alle ore 18:00, ci sarà Milan-Juventus a 'San Siro'. Una panchina, in quella sfida, farebbe discutere quanto quella di Leão contro il Napoli.

Di sicuro, però, con il ritorno di capitan Davide Calabria, il Milan ha terzini pronti all'uso: Emerson Royal a destra e il capitano adattato a sinistra. Le altre opzioni: Filippo Terracciano, il vice Theo Hernández fin qui, o il giovane Álex Jiménez, già incisivo con il Milan Futuro.

La stagione di Theo Hernández con il Milan, finora, è stata deludente. Le difficoltà, tecniche e anche di relazione con mister Fonseca, sono state chiare sin dall'inizio. Panchina alla prima contro il Torino. Poi titolare - male - a Parma e panchina 'punitiva' nella successiva trasferta di Roma, contro la Lazio. Lì dove avviene l'episodio del 'cooling break' in disparte con Leão.

Servirà una svolta. Anche per lui la 'cura Leão'?

Segna al Venezia e ridiventa un punto fermo del Diavolo, fino al caos di Fiorentina-Milan, con il rigore 'scippato' a Christian Pulisic e sbagliato, l'espulsione a fine partita per insulti all'arbitro, le due giornate di squalifica e la multa. Altro comportamento che non si addice a chi dovrebbe essere un leader della squadra.

A Cagliari, poi, i tanti errori sui tre gol dei sardi. Dopo la Nazionale, servirà una svolta. Non escludendo, però, che anche con lui venga adottata la 'cura Leão'. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Moncada punta al colpo che non t’aspetti … o quasi >>>