Questo è di certo un Mondiale particolare in cui è tutto un po' sorprendente, come Theo Hernandez, terzino del Milan, titolare dopo cinque minuti a causa dell'infortunio del fratello. E così Theo Hernandez è diventato trascinatore, fino a essere decisivo in semifinale contro il Marocco, segnando dopo cinque minuti appunto, contro la difesa fino a quel momento meno battuta. Un gol pesante e in pieno stile del terzino classe 1997. Ora c'è la finale e un'altra cosa strana è che un Hernandez giocherà nella Francia e non nell'Argentina, come il suo cognome suggerirebbe.
RASSEGNA STAMPA
Milan, Theo Hernandez può prendersi il mondo: è la sua ora
Theo Hernandez è un nome da cattivo che fa simpatia. Ha sempre quel ghigno particolare in volto e non è visto di buon occhio da alcuna tifoseria, scrive Tuttosport, a meno che non sia quella del Milan o della nazionale francese. Polemico, viscerale, teatrale e amante dell'eccesso. Ha tutti gli ingredienti per essere protagonista di questa finale. Da ormai molto tempo è il migliore al mondo nel proprio ruolo, ma la cosa che stupisce è che possa ancora migliorare. Adesso è chiamato all'esame più difficile, quello della consacrazione definitiva. Contro avrà Lionel Messi, classe 1987 del Paris Saint-Germain che a sua volta cerca la propria di consacrazione, anche se di livello più alto.
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Ci arriva non al meglio della condizione il milanista, ma comunque in buono stato. E chissà come si è svegliato stamattina. Ma soprattutto chissà se avrà il compito di difendere o di attaccare principalmente. Di certo Theo Hernandez non vede l'ora di scagliarsi a tutta velocità contro gli argentini, sprezzante del pericolo. Il treno è in orario e pronto a partire, senza paura come ha detto lui. Così da superare almeno in una cosa l'uomo a cui deve molto: Paolo Maldini il Mondiale non l'ha mai vinto. Intanto ci sono novità importanti in casa rossonera >>>
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