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Il Milan perdona i ‘ribelli’ Theo Hernández e Rafa Leao. Anche se …

Daniele Triolo Redattore 
Theo Hernández e Rafael Leao, giocatori del Milan, non saranno multati per quanto accaduto sul prato dell'Olimpico. Ma non è l'unico problema

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola è tornato a parlare di quanto successo sabato sera, allo stadio 'Olimpico' di Roma, durante il 'cooling break' nella ripresa di Lazio-Milan, con i giocatori rossoneri Theo Hernández e Rafael Leao ben lontani dalla squadra e dalla panchina di Paulo Fonseca, a disertare le indicazioni dell'allenatore.

Per il Milan, caso già chiuso: nessuna multa, nessuna 'tirata d'orecchie' ai giocatori. Il club non prenderà provvedimenti disciplinari nei confronti dei due giocatori. La spiegazione di Theo e di Fonseca a fine partita, per la società di Via Aldo Rossi, è più che sufficiente per archiviare il discorso e voltare pagina.

Milan, niente multa per Theo Hernández e Rafa Leao

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Probabilmente, ha incalzato il 'CorSera', altri club avrebbero agito diversamente, ma la scelta del board rossonero è ben precisa e finalizzata ad evitare ulteriori strascichi. Se sarà giusta o sbagliata lo dirà ovviamente il tempo, ma la sensazione è che i nervi tesi, a Milanello e dintorni, ci siano. In campo e fuori.

Non potrebbe essere diversamente: 2 punti in 3 partite, classifica angosciante, atmosfera incandescente. Tutti i giocatori, big inclusi (eccetto Strahinja Pavlović) fischiati dai 5mila tifosi milanisti presenti all'Olimpico. In tribuna c'era anche il proprietario, Gerry Cardinale, che, però, non ha incontrato la squadra.


Assente, invece, Zlatan Ibrahimović, Senior Advisor di RedBird e Cardinale. Da quale, magari, ci si aspetta una scossa alla squadra, in particolare ai 'campioni senza sete', quando rientrerà dalle vacanze. Fonseca, che con la panchina punitiva ha ferito Theo e Leao nell'orgoglio, dovrà spingerli a dare molto di più.

Ora, però, starà a lui ricucire il rapporto con loro. Così come risolvere i tanti, tantissimi problemi che il Milan manifesta sul terreno di gioco. Evidente la mancanza di equilibrio. Youssouf Fofana può essere l'uomo giusto, ma deve entrare in condizione, così come Ruben Loftus-Cheek. La difesa o, per meglio dire, la fase difensiva resta il problema principale.

Il Diavolo non partiva così male dalla stagione '83-'84

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Il Milan ha subito già 6 gol in 3 partite, una media da retrocessione, non da corsa per un posto in Champions League. Il Diavolo non partiva così male dalla stagione 1983-1984, con Ilario Castagner in panchina. Lo Scudetto? Dopo un pre-campionato illusorio e le dichiarazioni di inizio annata, meglio lasciarlo da parte e concentrarsi sull'attualità.

Dopo la sosta, il Milan avrà il Venezia, poi il debutto in Champions contro il Liverpool e, successivamente, il derby contro l'Inter. Le ultime due partite, in particolare, segneranno già un bel pezzo di stagione. LEGGI ANCHE: Milan, Fonseca tutt’altro che stabile: la situazione, i possibili sostituti >>>