L'edizione odierna del 'Corriere dello Sport' riporta le ambiziose dichiarazioni rilasciate da Fikayo Tomori ai microfoni del 'The Guardian'. Il difensore inglese, arrivato al Milan nel gennaio del 2021, non ha avuto rimpianti nell'aver lasciato il Chelsea campione d'Europa anzi, sono gli stessi tifosi 'blues' a non aver preso bene la sua cessione al Milan. Storia vecchia, ormai, per il classe 1997 il quale adesso "si concentra solo sul Milan, cercando di mantenere questi livelli e sperare di poter festeggiare alla fine".
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Milan, Tomori non si pone limiti: “Speriamo di festeggiare a fine anno”
Fikayo Tomori, difensore rossonero, non si pone limiti e sogna di vincere lo scudetto con la maglia del Milan: ecco le sue dichiarazioni
Nessun rammarico nemmeno per la mancata convocazione in Nazionale, in quanto, secondo Tomori, "l'Inghilterra ha tanti giocatori importanti in difesa". Lunedì prossimo ci sarà un Bologna agguerrito da affrontare, club contro cui ha fatto il suo esordio in Serie A nel gennaio del 2021, con allora i rossoneri al primo posto salvo poi fermarsi gradualmente e concludere il campionato in seconda posizione.
Ambizioso, sì. Tomori non si nasconde, ma soprattutto vuole dimostrare tanto ad una persona in particolare. "Voglio impressionare Maldini, che per me è il miglior difensore di sempre". Idee chiare, così come è stato chiaro con il suo amico Tammy Abraham, al quale ha consigliato di trasferirsi in Italia. "Sentivo che avrebbe potuto crescere e svilupparsi meglio come attaccante, credo di averlo aiutato a scegliere la Serie A parlandone molto bene. Del resto, nei primi sei mesi al Milan mi sono divertito tantissimo a giocare qui".
L'unica amarezza riguarda l'eliminazione prematura in Champions League, ma lo stesso Tomori non fa drammi: "Ci è stata senz’altro di lezione quest’anno. Per molti di noi si è trattato della prima esperienza e non abbiamo avuto un girone facile". Discorso leggermente diverso per quanto riguarda gli episodi di razzismo verificatisi a Cagliari: "Non è stato un bel momento, per me come per Maignan. Ma fortunatamente tutti si sono resi conto di quello che stava succedendo e mi hanno dato una mano, dicendo di allontanarmi, a cominciare dall’arbitro. Il prossimo passo è fermare queste persone".
Il Milan godrà di questi due giorni di riposo concessi da Stefano Pioli, poi tornerà al lavoro da martedì anche con il rientro di tutti i calciatori impegnati con le loro Nazionali. Mancherà al gruppo l'unico infortunato Simon Kjaer, un'assenza che, grazie a Tomori, il Milan è riuscito a sopperire. Milan, un big lascia il Manchester United a parametro zero: i rossoneri ci pensano.
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