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Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, in conferenza stampa a Milanello (credits: acmilan.com)
ULTIME MILAN- Il messaggio di Rino Gattuso alla vigilia della gara contro il Bologna è molto chiaro: riemergere o affondare, ma a modo suo. Il tecnico del Milan in conferenza stampa mostra gli artigli e l'orgoglio con parole forte e in contrapposizione rispetto a otto giorni fa quando descriveva la propria squadra senz'anima e difficilmente in grado di difendere il quarto posto.
"Non siamo ancora morti", assicura Gattuso da Milanello. Ma una vittoria nelle ultime 8 gare dei rossoneri farebbero pensare a tutt'altro. La Champions, ora, con i 3 punti conquistati ieri dall'Atalanta è addirittura a 6 lunghezze. Una montagna da scalare quella che spetta ai rossoneri che dovranno forzatamente sperare di vincere tutte e 4 le gare a disposizione e poi sperare in un passo falso dei bergamaschi, attesi a Torino contro la Juve tra 2 settimane.
Gattuso ha parlato anche del suo futuro, ricordando di avere ancora due anni di contratto e di non essere intenzionato a dimettersi a fine stagione. Ci sarà da credergli? Fatto sta che Rino in qualsiasi caso non sarà più l'allenatore dei rossoneri al termine del campionato. Elliott ha già deciso, si cambierà. Ma l'allenatore calabrese se riemergerà o affonderà con la sua squadra vorrà farlo a suo modo, coi suoi uomini di fiducia e con le sue idee.
Dunque, contro il Bologna sarà ancora 4-3-3. Niente trequartista. Niente due punte. Niente panchina per il deludente Suso. Ancora il tridente formato da Piatek e ai lati Calhanoglu e lo spagnolo, mentre Paquetà giocherà da mezzala a centrocampo. L'unico cambio sarà quello di Biglia in mezzo al campo al posto di Bakayoko, punito per i ritardo del primo maggio. In vista del prossimo allenatore, ecco le parole a sorpresa di Giampaolo>>>
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