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Stefano Pioli, allenatore del Milan, studia le soluzione per l'attacco in vista delle prossime partite (Getty Images)
L'edizione odierna di 'Tuttosport' si sofferma sulla situazione in attacco per il Milan, che deve fare i conti con la positività al Covid di Olivier Giroud. Il francese, candidato certo ad una maglia da titolare contro Lazio e Liverpool, sarà costretto a fermarsi almeno fino a sabato 11 settembre, data in cui scadranno i 10 giorni prima di sottoporsi a ulteriore tampone. La speranza che l'ex Chelsea possa esserci già giorno 12 contro i biancocelesti c'è, ma la realtà suggerisce ben altro. Le chance rimangono pochissime e, inoltre, resta a rischio anche la trasferta di Champions League contro il Liverpool.
Per questo motivo a Milanello è scattata l'operazione recupero per Zlatan Ibrahimovic. La domanda è una sola: lo svedese potrà giocare dal primo minuto alla ripresa della Serie A? La sosta delle nazionali permetterà al classe 1981 di lavorare per recuperare al meglio la sua condizione, ma gli interrogativi restano tanti. I tanti stop della scorsa stagione non possono che indurre alla prudenza lo staff tecnico del Milan. Chiaramente ci sarà un confronto con Stefano Pioli, ma è probabile che Ibra possa partire dalla panchina contro la squadra di Maurizio Sarri. A questo punto sono tre le soluzioni: Rafael Leao, Pietro Pellegri e Ante Rebic. L'indiziato numero uno rimane il croato perché Leao è il titolare a sinistra sulla linea dei trequartisti e l'ex Genoa non può ancora contare sulla migliore forma fisica.
Infine ecco la terza ipotesi: contro la Juventus, con Giroud e Ibrahimovic completamente recuperati, Pioli potrebbe azzardare un 4-4-2 con i suoi totem in attacco. Il pensiero c'è, adesso bisognerà vedere se potrà essere davvero una soluzione concreta oppure se i due verranno impiegati insieme soltanto a gara in corso. Intanto si complica il rinnovo di Kessie. Il punto.
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