"Questo Ibrahimovic non serve al Milan"
—"La risposta non può essere affidata esclusivamente alla sfida di oggi a San Siro contro l’Udinese, di solito un osso duro per i rossoneri. Perché dietro esclusioni “punitive” può nascondersi, in modo furbo, la necessità di dar vita a un virtuoso turnover visti gli impegni concentrati in pochi giorni. 4 sfide nei prossimi 10 giorni, 7 addirittura in 21. E affrontare questo decisivo capitolo della stagione schierando i soliti è un errore da non commettere. Ma qui si pone la seconda questione del Milan e che riguarda la ricaduta della comunicazione sulla vita del club. Ogni sospiro, ogni intervista, persino un riferimento alla propria nazionale - come nel caso recente di Leão in Portogallo - viene “letto” come una scudisciata sulla schiena di Fonseca. E il rimbalzo su siti e social tifosi, amici e rivali lo assorbono, rendendo il team e il suo tecnico bersaglio di sfottò e critiche feroci".
"In casi come questi la presenza, continua e rassicurante, della figura scelta da Cardinale per guidare il Milan, dovrebbe provvedere a smantellare polemiche. Offrire una lettura diversa. E invece Ibra ancora una volta - durante la sosta- è rimasto lontano da Milanello e dalle vicende giornalistiche del Milan dopo il viaggio in treno di ritorno da Firenze al fianco di Fonseca. L’unico segnale pubblico dello svedese è stato il solito post su Instagram, indecifrabile, con la mano che raccoglie sabbia nel deserto. Può servire al personaggio Ibra e ai suoi follower, non certo al ruolo che gli è stato assegnato. Ancor meno al Milan stesso e a Fonseca tornato, agli occhi della collettività, in bilico". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Leao, il Barcellona vuole fare sul serio: ecco l'offerta ultramilionaria
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