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MILAN-UDINESE

Milan-Udinese, Ordine: “Fonseca travestito da tigre. Questo Ibrahimovic non serve”

Fabio Barera Redattore 
Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale soffermandosi su Paulo Fonseca verso Milan-Udinese

Franco Ordine, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne del 'Corriere dello Sport', nell'edizione in edicola questa mattina, soffermandosi in particolare su Paulo Fonseca in vista di Milan-Udinese. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Milan-Udinese, Ordine: "Fonseca ha messo gli artigli e si è travestito da tigre"

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"Paulo Fonseca ha mostrato gli artigli e si è travestito da tigre per provare a domare pubblicamente l’insubordinazione di Firenze e riprendere il controllo del Milan. Lo ha fatto con espressione cruda dopo i colloqui individuali degli ultimi giorni. Per dare l’idea di non essere - come è apparso per via dei rigoristi improvvisati dopo l’episodio del cooling break - l’anello debole della catena. È vero: aveva un bisogno assoluto di cancellare, anche pubblicamente, la tenera espressione da genitore molto comprensivo, quasi debole. Per ridare spessore alla figura dell’allenatore penalizzato in partenza dallo scetticismo collettivo col quale è stato accolto ai cancelli di Milanello. Il punto centrale della questione resta però un altro. Basterà quella frase per ottenere il credito e il rispetto del gruppo, o comunque da parte di alcuni suoi esponenti che lo hanno messo in discussione tra l’Olimpico di Roma e Firenze, non a caso durante due trasferte?".

"Questo Ibrahimovic non serve al Milan"

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"La risposta non può essere affidata esclusivamente alla sfida di oggi a San Siro contro l’Udinese, di solito un osso duro per i rossoneri. Perché dietro esclusioni “punitive” può nascondersi, in modo furbo, la necessità di dar vita a un virtuoso turnover visti gli impegni concentrati in pochi giorni. 4 sfide nei prossimi 10 giorni, 7 addirittura in 21. E affrontare questo decisivo capitolo della stagione schierando i soliti è un errore da non commettere. Ma qui si pone la seconda questione del Milan e che riguarda la ricaduta della comunicazione sulla vita del club. Ogni sospiro, ogni intervista, persino un riferimento alla propria nazionale - come nel caso recente di Leão in Portogallo - viene “letto” come una scudisciata sulla schiena di Fonseca. E il rimbalzo su siti e social tifosi, amici e rivali lo assorbono, rendendo il team e il suo tecnico bersaglio di sfottò e critiche feroci".

"In casi come questi la presenza, continua e rassicurante, della figura scelta da Cardinale per guidare il Milan, dovrebbe provvedere a smantellare polemiche. Offrire una lettura diversa. E invece Ibra ancora una volta - durante la sosta- è rimasto lontano da Milanello e dalle vicende giornalistiche del Milan dopo il viaggio in treno di ritorno da Firenze al fianco di Fonseca. L’unico segnale pubblico dello svedese è stato il solito post su Instagram, indecifrabile, con la mano che raccoglie sabbia nel deserto. Può servire al personaggio Ibra e ai suoi follower, non certo al ruolo che gli è stato assegnato. Ancor meno al Milan stesso e a Fonseca tornato, agli occhi della collettività, in bilico". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Leao, il Barcellona vuole fare sul serio: ecco l'offerta ultramilionaria