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Tas Losanna
L'edizione odierna di 'Tuttosport' ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la questione che lega il Milan alla Uefa, dopo che in estate la società rossonera era stata estromessa dalle coppe europee salvo poi vedere la sentenza ribaltata dal Tribuna Arbitrale di Losanna. Tuttavia, il club di via Aldo Rossi ha subito una nuova sentenza da parte della camera giudicante Uefa in autunno, con il nodo principale legato al raggiungimento del break-even (pareggio di bilancio) entro il 2021.
Il Milan, anche in questa circostanza, non ha ritenuto positiva la decisione, decidendo nuovamente (era il 24 dicembre) di fare ricorso al TAS. I rossoneri sono contrari all'idea che una società con una proprietà solida come Elliott non possa investire sul mercato per riportare in alto la squadra, una delle chiavi fondamentali per poter tornare stabilmente in Champions League.
Stando a quanto riportato dal quotidiano piemontese e a voci molto vicine al club sembra che la questione, questa volta, non verrà decisa dal TAS di Losanna. Per la camera giudicante Uefa è ancora fresca la ferita legata al Paris Saint Germain - il tribunale ha ribaltato la sentenza dell'organo europeo - e non vorrebbe incorrere in una nuova sconfitta.
Così - e questo dimostrerebbe come l'incontro tra Gazidis (con gli uomini Elliott) dell'11 gennaio e i membri della camera giudicante sia stato la base per la conciliazione - verrebbe allontanato l'idea che il Milan sia in attesa di una decisione definitiva del TAS. I rossoneri vogliono che il raggiungimento del break-even venga spostato di almeno un anno (2022) e la pena di esclusione dalle coppe venga rimossa (ritenuta troppo severa). In casa Milan ha parlato ieri Paolo Maldini: ecco le sue parole>>>
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