Il giornalista sportivo Mario Sconcerti, sulle colonne del 'Corriere della Sera' oggi in edicola, ha parlato di Milan-Verona 3-2. Questo è quanto ha scritto.
MILAN-VERONA
Milan-Verona 3-2, Sconcerti: “Pioli, lucidità e calma da filosofo greco”
Mario Sconcerti, sul 'Corriere della Sera', ha parlato di Milan-Verona 3-2 e dell'impresa dei rossoneri di Stefano Pioli a 'San Siro'
"Il Milan prosegue il piccolo miracolo della sua classifica anche quando è confuso e senza alcuni titolari importanti. Nel primo tempo ha subìto il Verona in modo imbarazzante, nel secondo poteva segnare sei gol. Credo che a cambiare la notte siano state la lucidità di Stefano Pioli e quella calma da filosofo greco che Aristotele chiamava poietica, cioè creatività naturale".
Sconcerti, dunque, ha commentato così Milan-Verona. "La ricostruzione è cominciata spostando Davide Calabria in mezzo e giocando a uomo in difesa con Fikayo Tomori su Gianluca Caprari, che, detto tra noi, è da tempo uno dei migliori fantasisti italiani. Poi ha sostituito Ante Rebic (infortunato) con Rafael Leao che non aveva avuto mai motivo di lasciare campo a Daniel Maldini. Quindi ha dato corsa con Rade Krunic e Samu Castillejo".
"Olivier Giroud non ha visto palla fino al minuto 58, ma questo non ha importanza dal momento che in quel minuto ha segnato - ha spiegato Sconcerti sul canovaccio tattico di Milan-Verona -. Il Milan ridisegnato, corretto nel suo disordine, ha messo in campo una voglia di vincere poche altre volte vista a 'San Siro'. La squadra ha dato tutto perché crede in questa stagione, Pioli le ha dato la differenza che stavolta non riusciva ad avere".
"È un risultato eccellente perché mette l’Inter lontana e scoraggia i nuovi ingressi. Fra questi il ritorno della Lazio. Oggi in realtà la differenza si stringe intorno al Milan che sa vincere anche quando è sbagliato, e al Napoli da cui si aspetta l’ottava risposta". ha concluso Sconcerti. Milan, pazzesco colpo di mercato dal Liverpool? Le ultime news >>>
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