Anche se, naturalmente, la gratitudine del club rossonero nei suoi confronti è enorme. Senza di lui, ha commentato il quotidiano generalista, nulla di quello che è successo negli ultimi tre anni e mezzo sarebbe stato possibile. La sua leadership dentro ma soprattutto fuori dal campo ha accelerato il processo di maturazione caratteriale e tecnica di un gruppo talentuoso ma acerbo.
Ha aiutato i vari Sandro Tonali, Rafael Leão, Theo Hernández a gestire le pressioni che in un ambiente come quello del Milan sono inevitabili. In questi ultimi tre anni e mezzo, Ibrahimovic ha portato in dote al Milan tanti gol e gesti tecnici da fuoriclasse vero. Il suo capolavoro, però, è stato trasmettere la mentalità vincente ai compagni.
E ora? Per lui, in piedi, c'è l'ipotesi Monza, dove Adriano Galliani lo aspetta a braccia aperte e dove Raffaele Palladino, tecnico dei brianzoli, ha già dichiarato di avere posto con lui. La vicinanza con Milano potrebbe essere decisiva ai fini della sua scelta. Niente, però, è ancora deciso. Il sogno di Ibra è l'Europeo dell'anno prossimo con la Svezia. Milan, folle suggestione di mercato >>>
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