Il numero 7 rossonero è preciso nelle esecuzioni, legge bene certe letture difensive. È elegante nei gesti, forse un po' lento negli spostamenti (da qui il cambio ruolo, da mezzala a playmaker arretrato davanti la difesa) e ha un impatto fisico poco significativo. Di fatto, Adli deve ancora crescere. Può darsi, però, che dopo la lunga attesa per il suo momento nel Milan abbia soltanto bisogno di qualche altra partita per far girare le gambe al meglio.
Finora bravo. Ora dovrà migliorare con costanza
—Resta comunque il fatto che Adli sia diventato un idolo del pubblico del Milan non solo - e non tanto - per quanto ha fatto vedere contro Cagliari e Lazio. Il ragazzo piace, testuali parole de 'La Gazzetta dello Sport', "perché ha sempre mostrato l’atteggiamento giusto anche quando sembrava che Pioli, piuttosto che far giocare lui, avrebbe schierato il magazziniere".
Yacine è un ragazzo che fa gruppo. È sempre stato parte importante del gruppo rossonero poi, però, quando l'arbitro fischiava il calcio di inizio di un match, smetteva (suo malgrado) i panni del giocatore per indossare quelli del tifoso. Ora la storia sembra essere cambiata. Per il Milan, ha detto Adli, farebbe anche il terzino: non sarà costretto a farlo, per sua fortuna. Ma nella sua nuova posizione, in mediana, ora da lui ci aspettano gioco, inventiva, qualche gol e tanti assist. Nuovo difensore, la mossa inaspettata di Furlani >>>
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