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Ziliani: “Leao una pippa, Emerson Royal sculetta. Il Milan è solo un’accozzaglia”

Rafael Leao AC Milan Bayer Leverkusen-Milan 1-0 Champions League 2024-2025
Paolo Ziliani, ex calciatore, ha redatto un articolo parlando di tutti i punti negativi di questo Milan da Rafael Leao ad Emerson Royal
Fabio Barera Redattore 

Paolo Ziliani, noto giornalista ed ex calciatore, ha espresso un proprio commento, nel consueto appuntamento con la rubrica 'Palla Avvelenata', soffermandosi in particolare sul Milan e su alcuni singoli in particolare. Ecco, dunque, le parole di Paolo Ziliani sul Milan.

Milan, Ziliani: "Questa squadra è un'accozzaglia"

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Sulla prestazione: "L’unica buona notizia in casa Milan è che la sconfitta rimediata in casa del Bayer Leverkusen alla 2^ giornata di Champions non è stata una Waterloo come l’1-3 contro il Liverpool a San Siro. In terra di Germania il Milan ha giocato un primo tempo brutto per non dire pessimo, chiuso miracolosamente sullo 0-0. Poi, dopo il gol di Boniface segnato al 6’ del secondo tempo, ha finalmente cominciato a giocare a pallone costruendo più di un’occasione da gol e - va detto - continuando a rischiare di subirne. Alzi la mano chi pensa però che la squadra di Xabi Alonso abbia vinto immeritatamente: non è così".


"Forse sulla bilancia della classe dei singoli non c’è gran differenza tra Bayer e Milan. Forse addirittura ha più classe il Milan. Ma siccome le partite si vincono di squadra, di sicuro il Bayer Leverkusen è (e lo è da tempo) “una squadra” mentre il Milan è ancora - spiace dirlo - un’accozzaglia. Una manciata di pregiati ingredienti buttati in padella come viene viene. Senza accorgersi che alcuni sono inutili, alcuni addirittura dannosi e che alcuni - che darebbero senso e sapore alla pietanza - mancano del tutto. Il cuoco si è dimenticato di comprarli. E sì: vogliamo dire come stanno le cose senza tanti e inutili giri di parole?".

"Leao è un ologramma per quattro partite su cinque"

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Su Rafael Leao: "Se è vero che ogni top club ha una sua stella, un suo astro di riferimento, come può essere Bellingham (o se volete Vinicius, o se volete Mbappè) per il Real Madrid, Haaland (o se volete De Bruyne, o se volete Rodri) per il Manchester City e ancora Lautaro per l’Inter, Lewandowski per il Barcellona eccetera eccetera. Beh, è arrivato il momento di dire che Leao è la pippa delle stelle dei top club europei. E non perchè gli manchino le qualità tecniche o atletiche, che anzi possiede in misura abnorme".

"Ma perchè gli manca la testa. Se a 25 anni, dopo sei stagioni di Milan, Leao è ancora lo stesso giocatore che era a 19 anni, quello che indovina una partita su cinque e nelle altre quattro è un ologramma, per non dire una presenza dannosa (ieri due suoi appoggi all’indietro fatti con la solita nonchalance hanno rischiato di mandare due volte in gol il Leverkusen), non si capisce che cosa il Milan aspetti ancora di trovare in lui. Quando Leao compirà 30 anni sarà lo stesso Leao che è oggi a 25 e che era quando arrivò a Milano a 19. Un progetto (incompiuto) di campione. E il Milan avrà passato un decennio ad aspettarlo. Acquistare Godot sarebbe stato più intelligente".

Milan, Ziliani: "Reijnders? I campionati li vinci con Kessié e Tonali"

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Su Tijjani Reijnders: "Che sia un giocatore bello a vedersi non è in discussione. Ma bello a vedersi era anche Kakà, ed era un’altra cosa. All’olandese, che fa sempre 30 senza mai fare 31, non si possono muovere grandi rimproveri (se non quello di segnare meno gol di quanti potrebbe). È il più bel ninnolo di un centrocampo di ninnoli, solo che non è con i ninnoli che vinci le partite (e tantomeno i campionati). Le partite (e i campionati) li vinci se hai Tonali e Kessie, quelli che fanno legna, e oggi il Milan non ha nè Tonali nè Kessie e ha invece tanti assaltatori che combinano, messi assieme, meno di quanto combinava da solo Kakà. Che era talmente concreto da far dimenticare (o quasi) la sua bellezza".

Ziliani: "La specialità di Emerson Royal è sculettare"

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Su Emerson Royal: "Se ieri a Leverkusen avesse giocato al suo posto il primo passante fermato per strada non sarebbe cambiato niente. Una volta, nel Milan, a terzino destro giocava Cafu. Oggi gioca Emerson Royal la cui specialità, una volta ricevuta palla accanto alla linea laterale, è sculettare un po’ facendo immaginare che stia per scatenarsi il Garrincha che c’è in lui. Dopodiché non succede nulla, Emerson tocca di lato al compagno più vicino e fine della storia. Quando invece è la squadra avversaria ad attaccare sul suo lato, lui è una zattera nel mare in tempesta".

"E insomma: se è vero che il mondo è pieno di terzini destri e che il Milan si considera un’eccellenza in fatto di scouting, avere cominciato l’ennesima stagione con Emerson Royal e Calabria titolari del ruolo è un delitto con la D maiuscola (e sorvoliamo su Kalulu, il più giovane dei tre, sbolognato alla Juventus dove già è diventato titolare inamovibile sia da terzino che da centrale)".

Milan, Ziliani: "Morata e Abraham? Sicuri che la perdita di Giroud sia stata colmata?

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Su Morata e Abraham: "Bravi. Tutti e due. Ma la domanda è. Siamo sicuri che la perdita di Giroud sia stata colmata? Perchè è vero che anche Giroud, ogni tanto, sbagliava gol fatti come successo ieri a Morata sul colpo di testa in ribattuta (dopo la traversa di Theo Hernandez) con palla finita fuori a fil di palo. Ma è altrettanto vero che Giroud, spesso e volentieri, metteva in rete palloni che mai avresti immaginato di veder finire dentro: come il famoso gol del 2-1 nel derby che spinse il Milan alla conquista del titolo e moltissimi altri. E insomma, anche qui. Sicuri di aver fatto bene i calcoli? Perchè se bisogna schierare due attaccanti perchè facciano quel che faceva prima, e bene, uno solo, c’è qualcosa che non torna".

Sulla filosofia: "Per finire, e tornando al solenne proclama a due voci (Ibrahimovic e Fonseca) fatto a luglio in conferenza stampa, quello cioè che il mondo avrebbe visto finalmente un Milan dal gioco “dominante”, come non si vedeva dai tempi di Sacchi, al momento sul palcoscenico internazionale il mondo ha visto un Milan “dominato”, per non dire asfaltato, dal Liverpool, e un Milan “dominato” per un’ora anche dal Bayer Leverkusen. Questo per amore di verità. Dopodiché, che il Milan abbia ancora concrete chances, nelle prossime 6 partite, di conquistare i punti sufficienti per piazzarsi entro il 24° posto della classifica, evitando così un’eliminazione che avrebbe del brutale - oltre che del grottesco - visti i proclami fatti in estate, non ci piove. E però, bisogna cominciare a essere una squadra seria. E questo Milan, che ci era stato venduto per “dominante”, non solo non lo è. Ma non è nemmeno, ancora, una squadra seria". LEGGI ANCHE: Bayer Leverkusen-Milan, tifosi contro Leao e Fonseca: “Vattene, sei una sciagura” >>>

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