MONZA-MILAN

Berlusconi: “Il Milan è la mia squadra del cuore: il Monza ancora no”

Daniele Triolo

Silvio Berlusconi, proprietario del Monza ed ex patron del Milan, ha parlato ieri a 'Sky Sport' della partita in cartello e di tanto altro

Oggi alle ore 18:00, all'U-Power Stadium, è in programma Monza-Milan: la partita del cuore per Silvio Berlusconi, proprietario del club brianzolo e per oltre trent'anni al comando del club rossonero. Per il Diavolo Berlusconi è stato il patron più vincente della storia, con 29 trofei (26 da Presidente) in 31 anni di regno. Ieri, in vista del match della 23^ giornata della Serie A 2022-2023, Berlusconi ha parlato a 'Sky Sport' e le sue dichiarazioni sono state riprese, questa mattina, dal 'Corriere dello Sport' e da 'Tuttosport'.

Monza-Milan, Berlusconi tra presente e passato

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«Il Milan è la mia squadra del cuore - ha confermato Berlusconi -. Andavo a vedere le partite dei rossoneri con mio papà, ce l’ho dentro da sempre. Quando perde il Milan ho il cuore distrutto, speriamo in un pareggio che non fa male a nessuno. Milan e Monza sono due cose diverse. Il Monza sono contento quando vince, batto le mani, ma non è ancora entrato nel mio cuore. Non so se mi emozionerò come in passato, ma vedere il Milan è sempre emozionante: in tv lo vedo sempre. Il Monza l’ho preso perché dopo 110 anni non era giusto che restasse in Serie D. Se dovessimo vincere lo Scudetto con il Monza dovremmo andare a giocare a 'San Siro'. Volevano distruggerlo, ora sembra che abbiano cambiato idea fortunatamente, perché 'San Siro' è nella storia».

In previsione di Monza-Milan, come suo solito, Berlusconi si è soffermato anche sulla tattica. «Le nostre due punte devono stare sempre nel campo avversario. Ci aiuta a ricevere la palla in attacco direttamente con passaggio del portiere. Ai giocatori dico sempre di tenere il busto a terra per calciare rasoterra. E poi ho consigliato di marcare a uomo le ali del Milan, vedremo se mi obbediranno. Raffaele Palladino? Lo hanno contattato sei squadre, ma rimane al Monza».

Berlusconi ha poi colto l'occasione per ricordare i momenti più belli vissuti con i rossoneri. «Quando ho preso il Milan volevo che diventasse la squadra più forte del mondo e ci sono riuscito, ho vinto tutto. Del 1994 ho un ricordo forte. Ero a Roma per chiedere la fiducia al Governo e quindi non sono riuscito a vedere la finale di Atene. Ho chiamato Adriano Galliani a fine partita e mi ha detto che avevamo vinto 4-0. Comunque inanellando tutto quello che abbiamo vinto, ancora un po’ di orgoglio lo sento».

Berlusconi sarà un rivale del Milan, oggi, con il suo Monza, ma è inutile negarlo: la sua storia è a forti tinte rossonere. Prova ne sono i legami e le relazioni che ha costruito nel corso di questi anni e che lui stesso tiene strette nel suo cuore. «A Paolo Maldini voglio molto bene, è figlio e padre di giocatori del Milan. Voglio bene a tanti ex giocatori, a Ruud Gullit, a Marco van Basten. Il più grande? Franco Baresi, giocatore fantastico, uomo di un’onestà incredibile, amato e rispettato da tutti, anche dagli avversari». Mercato Milan, Maldini progetta un colpo importante: le ultime news >>>