Álvaro Morata rinnega il Milan. Il centravanti spagnolo classe 1992, trasferitosi nell'ultimo calciomercato invernale in prestito con diritto di riscatto in Turchia, al Galatasaray, ha rilasciato ieri un'intervista a 'El Larguero', su 'Cadena SER', rimpiangendo, di fatto, la scelta compiuta la scorsa estate, quando aveva lasciato l'Atlético Madrid per il Diavolo.


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Morata, schiaffo al Milan: “Felici con Fonseca. Poi sembrava fossi io il problema”
Milan, Morata senza freni: "Ora mi rendo conto di una cosa"
—«In estate avrei dovuto pensare di più alle cose. Ora non c’è nemmeno bisogno di dirlo, ma avrei dovuto pensare meglio se lasciare l'Atlético Madrid, o meno - ha detto Morata, le cui dichiarazioni sono state riportate da 'Tuttosport' oggi in edicola -. Quando non stai bene in certi contesti della tua vita, prendi decisioni sbagliate. Non solo nel calcio, succede in tutti gli aspetti. Ma quel che è fatto, non si può cambiare. Ora sono molto contento anche nel calcio, molto felice in Nazionale. Se potessi tornare indietro, non prenderei la decisione di lasciare i 'Colchoneros'. Mi infastidiva il sentir parlare del mio futuro durante l’Europeo. Puntavo a sentirmi valorizzato, ma anche benvoluto, esattamente come faceva Diego Pablo Simeone con me. Ora mi rendo conto che non sapevo vedere la realtà. Mio padre, il mio agente e molte persone a me vicine mi dissero che stessi prendendo la decisione sbagliata. Ci eravamo laureati Campioni d'Europa con la Spagna, all'Atlético c'erano sempre più persone che mi amavano e capivano. Ritornare? Adesso è difficile. Si deve guardare avanti. E comunque sono felice in Turchia».
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"Con Fonseca eravamo felici. Poi all'improvviso la situazione si è complicata"
—Di fatto, Morata, dei suoi pochi mesi a Milano con il Milan, in cui ha totalizzato 6 gol e 2 assist in 25 partite tra Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa Italiana, ha salvato soltanto il rapporto lavorativo con il suo ex allenatore. «Al Milan abbiamo iniziato un progetto con Paulo Fonseca, che è quello che mi aveva chiamato per andare. Eravamo felici, stavamo disputando ottime gare. Abbiamo vinto contro l’Inter, il Real Madrid in Champions, poi all’improvviso la situazione ha iniziato a complicarsi. Quando è iniziato a sembrare che fossi io il problema, ho preferito andarmene». Per 'Tuttosport', in questo frangente Morata si è riferito alle problematiche vissute con Sérgio Conceição, che hanno toccato l'apice dopo la sostituzione in Dinamo Zagabria-Milan di fine gennaio in Champions League.
"Contento in Turchia, non mi dispiacerebbe rimanere. Ma ho un contratto con il Milan"
—«Quando si è presentata la possibilità di vivere un’esperienza in famiglia nel club più grande della Turchia ho deciso di accettare. Non è definitivo, ho un contratto fino al prossimo gennaio, che è un po’ strano, anche se non mi dispiacerebbe rimanere. Sono contento, mi sono adattato bene, ma ho un contratto con il Milan - ha sottolineato Morata -. I turchi sono simpatici, meno il giorno della partita. Io vivo vicino allo stadio del Beşiktaş e devo andare a prendere i bambini ...». Chiosa con una postilla su ciò che vorrebbe fare a fine carriera: «L’ho sempre detto e se non cambiano le cose, manterrò la mia idea. Mi farebbe piacere un giorno giocare per il Getafe. E lo dico anche se la gente ride di questo». LEGGI ANCHE: Calciomercato, il Milan molla Abraham: sul taccuino sostituti da doppia cifra >>>
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