Morto Gigi Riva, bandiera del Cagliari: disse di ‘no’ anche al Milan

Nella giornata di ieri si è spento, all'età di 79 anni, Luigi 'Gigi' Riva, ex attaccante del Cagliari e della Nazionale Italiana. 'Rombo di Tuono', soprannome coniatogli dal giornalista sportivo Gianni Brera, ha legato - di fatto - la sua intera carriera ai rossoblu, oltre che alla maglia azzurra.

Riva, che era nato a Legnano, in Lombardia, ha infatti giocato una stagione (1962-1963) con la maglia della squadra della sua città in Serie C. Poi, nell'estate 1963, il trasferimento a Cagliari, in una squadra che, all'epoca, militava in Serie B. In Sardegna si è fermato per 14 stagioni, fino al 1977, segnando 208 gol in 378 partite.

Gigi Riva era un simbolo del Cagliari e della Nazionale

Ha vinto lo Scudetto del 1970 in rossoblu, diventando un mito per Cagliari e per tutto il popolo sardo. Con l'Italia, invece, Gigi Riva ha vinto gli Europei del 1968 e messo a segno 35 gol in 42 partite disputate dal 1965 al 1974. È capocannoniere azzurro di tutti i tempi, davanti a Giuseppe Meazza (33 gol), Silvio Piola (30), Roberto Baggio e Alessandro Del Piero (27).

'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come Gigi Riva, in passato, ha rifiutato di lasciare Cagliari per una delle grandi 'strisciate' del nostro calcio. E a più riprese. L'avvocato Giovanni Agnelli, infatti, gli offrì un miliardo e cento milioni di lire - cifra a quei tempi iperbolica - per portarlo alla Juventus.

Rifiutò Juventus, Inter e anche il Diavolo in carriera

Ma lui fece una scelta di vita e rimase fedele alla maglia rossoblu e all'isola, la Sardegna, che tanto bene lo aveva accolto e visto crescere, come uomo, dopo un iniziale scetticismo da parte sua. Il 'no' di Gigi Riva alla Juventus fece saltare, contestualmente, il trasferimento in bianconero anche del portiere Enrico 'Ricky' Albertosi. Il quale quasi gli tolse il saluto per quell'episodio.

Gigi Riva, però, non ha rifiutato soltanto la 'Vecchia Signora'. La 'rosea', infatti, ha rivelato che per lui ci provarono anche il Milan e - come ha raccontato Massimo Moratti - anche l'Inter di suo padre Angelo, ma senza esito. La risposta del bomber azzurro fu sempre la stessa: 'No grazie'. Simbolo di una fedeltà alla maglia che, ormai, non esiste più. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, Pioli ha chiesto questi due giocatori >>>

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