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Aurelio De Laurentiis presidente Napoli (getty images)
La sconfitta pesante contro il Milan non compromette la strada che porterà il Napoli a vincere lo scudetto, ma la società azzurra, nella notte del Maradona, hanno riscoperto alcune fragilità. I sottili equilibri che sfilano nel rapporto tra la tifoseria napoletana e la dirigenza sono stati spesso messi in discussione. Anche all'inizio di questa stagione, infatti, il presidente De Laurentiis fu criticato per aver perso giocatori chiave come Insigne, Mertens e Koulibaly. Il campionato straordinario degli uomini di Spalletti, però, ha fatto volare via tali discussioni, ora tornate sotto altre vesti.
Come riportato dal Corriere dello Sport, infatti, la polemica sembra essere scattata a causa del costo dei biglietti e della faccenda legata alla Fidelity Card. Gli ultras posti contro il presidente si dividono in due fazioni: quelli che non sottoscriveranno la Fidelity Card a costo di non entrare allo stadio, ricordando che in Champions League è obbligatoria, e quelli che invece l'hanno sottoscritta. Senza contare, poi, anche la questione legata al costo dei biglietti troppo elevato e al divieto di introdurre bandiere, tamburi e fumogeni.
Nel frattempo, i contestatori chiedono pubblicamente a Spalletti di mediare con De Laurentiis, dato che un qualsiasi dialogo tra club e ultras è oramai inesistente. Problemi del genere, durante l'era De Laurentiis, sono spesso accaduti e, il più delle volte, sono anche durati diversi mesi. Chiaro che la stagione del Napoli e gli obiettivi divenuti più alti portino allo scalo elevato degli stessi biglietti, cosa che i tifosi non sembrano apprezzare e che potrebbero causare altre frizioni nel caso che la squadra azzurra avanzasse alle semifinali di Champions League. Milan, il campionato e l’importanza di entrare nei primi 4 posti
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