Napoli-Milan 2-2: un tempo a testa al 'Maradona'
—Il pareggio è un brodino che non serve né a Garcia né a Pioli, se non per evitare un'altra settimana difficile dal punto di vista personale. Il Milan ha dovuto fare a meno di Pierre Kalulu già nel primo tempo (esordio assoluto in rossonero per l'argentino Marco Pellegrino) e, successivamente, di Christian Pulisic nell'intervallo: assenze che hanno compromesso la gara del Diavolo.
Nel primo tempo Napoli-Milan sembra equilibrata in avvio, poi Olivier Giroud, con due colpi di testa quasi in fotocopia, dove Amir Rrahmani fa una brutta figura, spezza un digiuno di quasi due mesi e porta il Milan sul doppio vantaggio. Nella ripresa, però, complice un atteggiamento diverso e le mosse di Garcia, il Napoli si rianima.
Decisivi anche i cambi di Garcia nella ripresa
—Fuori Eljif Elmas, Mario Rui e lo stesso Rrahmani, dentro Giovanni Simeone, Mathías Olivera e Leo Østigård. È la svolta. Segna prima Matteo Politano, beffando Pellegrino e sparando sotto la traversa un bolide che Mike Maignan non fa neanche in tempo a percepire. Quindi, dopo un fallo di Luka Romero, subentrato a Pulisic, dal limite dell'area, la punizione gioiello di Giacomo Raspadori.
Nel finale, quando la gara era diventata aperta a qualsiasi risultato, Pioli ha richiamato in panchina Giroud e Rafael Leão, beccandosi la stizza di entrambi. E, per poco, Khvicha Kvaratskhelia, in pieno recupero, non piazza il colpo di una vittoria che avrebbe mandato il Diavolo in analisi. Il guizzo di Maignan evita problemi a Pioli e ai rossoneri. LEGGI ANCHE: Mercato Milan, si corre ai ripari: quattro colpi per gennaio >>>
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