In una domenica di primavera che sembra aver invertito le stagioni, Napoli è immersa nella pioggia mentre Milano è baciata dal sole, un contrasto che, forse, riflette perfettamente le due realtà calcistiche che si affronteranno domenica sera. Napoli e Milan, apparentemente lontane anni luce, si trovano però a condividere più di quanto sembri, come due gemelle separate alla nascita, ma radicalmente diverse.


RASSEGNA STAMPA
Napoli-Milan: una sfida tra due mondi e una lotta per il futuro
Napoli-Milan, differenze e similitudini tra i club. Cambia...
—Come riferito da Tuttosport, quella di domenica sarà una sfida decisiva per entrambe le squadre. Per il Napoli, la partita rappresenta un passo fondamentale verso la volata finale per la conquista dello scudetto, mentre per il Milan è una delle ultime chiamate per tenere viva la speranza di qualificarsi alla Champions League. Sebbene entrambe le formazioni siano tra le più importanti d'Italia, la distanza tra i due club è ben evidente, non tanto sul campo, ma nelle loro rispettive strutture societarie.
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Le differenze nelle gestioni
—Da una parte c’è il Napoli, che sotto la guida di Aurelio De Laurentiis si distingue per un modello aziendale molto più personale. Il presidente partenopeo, uno degli ultimi “padroni” della Serie A, non ha paura di prendere decisioni in prima persona, specialmente quando si tratta della figura dell'allenatore. Anche Giovanni Manna, nuovo direttore sportivo dal maggio 2024, si affida alle moderne tecnologie e ai big data per le scelte di mercato, ma non rinuncia a una visione più tradizionale, sottolineando che "gli algoritmi sono un supporto, i numeri aiutano ma non possono decidere".
Al contrario, il Milan, oggi sotto la proprietà di RedBird e in passato di Elliott, è emblematico delle dinamiche gestionali delle società straniere. La struttura del club rossonero è impersonalmente affidata a fondi di investimento, con decisioni che a volte appaiono distaccate e poco chiare. Il mercato rossonero è spesso guidato da analisi algoritmiche, come confermato da Geoffrey Moncada, il quale ha dichiarato di aver avuto confronti con Billy Beane, il guru del “Moneyball”. Una visione moderna ma che può sembrare disconnessa dall’identità di un club con una tradizione storica come quella del Milan.
Aspetti economici e Business
—Napoli e Milan si assomigliano, invece, nel loro approccio al calcio come business. Entrambe le società hanno chiuso i bilanci recenti con risultati positivi, ma con differenze significative. Il Napoli ha registrato un utile di 63 milioni di euro nel 2024 e di 79,7 milioni nel 2023, numeri ben più alti rispetto ai 4,1 milioni di utile del Milan nel 2024 e ai 6,1 milioni dell'anno precedente. Questi dati sono abbastanza rari tra i grandi club italiani, con l'Atalanta che rappresenta un'eccezione a sé.
Il Napoli ha mantenuto una strategia oculata, puntando su Antonio Conte per rilanciarsi verso lo scudetto, mentre il Milan, con la sua situazione societaria ancora in evoluzione, deve affrontare sfide interne, soprattutto con la necessità di rinforzare la squadra e di fare scelte cruciali a livello di allenatore. In questo scenario, il nome di Conte e quello di Massimiliano Allegri sono tra i più accostati al club rossonero per la prossima stagione, insieme a Fabio Paratici, un ex mentore di Giovanni Manna, che sembra essere un altro nome sulla lista di un possibile futuro milanista.
La questione stadio e la burocrazia
—La questione stadio è un altro campo di battaglia tra le due società. Il Milan, con il supporto di Paolo Scaroni, sembra aver vinto la sfida della realizzazione di un nuovo stadio, con i terreni di San Donato già pronti nel caso il progetto per il nuovo San Siro non decollasse. De Laurentiis, invece, continua a spingere per il restyling del Maradona, ma solo a condizione che siano garantite le necessarie risorse e un progetto solido.
Una partita che va oltre il campo
—La partita di domenica, con 14 punti di differenza in classifica, non è solo un confronto sul campo. Il Napoli, in testa alla Serie A e con una gestione aziendale forte e ben definita, guarda al futuro con ambizione, mentre il Milan, tra incertezze economiche e sportive, cerca di costruire una squadra in grado di competere per i vertici. La sfida di questa sera è solo l'ennesimo capitolo di una rivalità che va oltre il gioco e tocca questioni molto più profonde legate alla politica sportiva, alla gestione economica e alla visione del futuro del calcio italiano. Chi avrà la meglio in questo incontro? Il tempo, e i prossimi mesi, diranno se Napoli e Milan continueranno a percorrere strade parallele o se una delle due società riuscirà a prendere il largo, lasciando l'altra indietro. LEGGI ANCHE: Fofana, la chance di rilancio: Il Milan si affida al centrocampista per la volata finale
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