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Tiémoué Bakayoko, centrocampista del Milan (credits: GETTY Images)
Tiémoué Bakayoko, centrocampista rossonero, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport: "Dopo le parole di Gattuso (dopo l'andata contro il Napoli l'aveva criticato come centrocampista centrale, ndr)non stavo bene e non ero felice. Mi sentivo messo in discussione in quella che è la mia posizione in campo. Con il tecnico, però, non ne ho nemmeno parlato: ho pensato a lavorare e stop. Mi conosco e so quali sono le mie qualità: ero convinto che allenandomi duramente le soddisfazioni sarebbero arrivate. Non ho mai pensato di aver sbagliato a venire al Milan. Nella mia breve carriera non tutto mi è andato bene. A volte l’inizio di un’avventura in un nuovo club è stato difficile: è successo sia al Monaco sia al Chelsea e per questo non mi sono sorpreso che la storia si ripetesse al Milan. Ho bisogno di tempo per adattarmi, ma poi…".
Come ha fatto a migliorare così tanto rispetto all'inizio?
"Sono più sicuro, ho fiducia in me stesso e mi sento più tranquillo. In più conosco meglio i miei compagni e loro conosco me. Ho lavorato duro e ho sempre cercato di dare il meglio per la squadra. Le cose stanno andando come volevo e mi sono ambientato meglio rispetto ai primi tre mesi. Ho giocato bene una partita e da li in poi ho preso sempre più fiducia. Dalla gara con il Genoa, non so dire il motivo, la mia sensazione è che sul campo nessuno possa fermarmi".
Pensa di essere più adatto a giocare mediano nel 4-2-3-1 oppure nel 4-3-3, davanti alla difesa o mezzala?
"Credo di poter far bene sia nel centrocampo a due sia in quello a tre e non c'è una posizione che preferisco. Ritengo di averlo dimostrato nella mia carriera e non so perchè dicano che rendo meglio a due".
Leonardo ha spiegato che il suo riscatto è vincolato alla qualificazione in Champions. E' preoccupato?
"Ho sentito quello che ha detto… Ma non sono nella posizione per poterne parlare. E’ un argomento che riguarda il Milan e il Chelsea. Restare al Milan è il mio sogno, il pensiero fisso nella mia mente, ma ho un contratto con il Chelsea. Cosa sarei pronto a fare per farmi riscattare al Milan? Non so. Io voglio solo finire la stagione al quarto posto, poi ci penseremo".
Da uno a dieci quanto è felice adesso?
"Moltissimo. La squadra gioca bene e nelle ultime 3-4 partite abbiamo fatto ancora meglio, non concedendo nemmeno un gol agli avversari. Dobbiamo continuare così fino alla fine della stagione".
Quali sono le migliori qualità di Gattuso?
"Non so se ha delle qualità (dice serio prima di scoppiare a ridere, ndr). Scherzo, scherzo… Gattuso ama i giocatori e dà tutto per farli allenare bene. La sua dote è quella di dare amore ai giocatori. Se da calciatore era il mio idolo? Non era il mio giocatore ideale. Lo dico con grande rispetto perché ha vinto la Champions che è il mio sogno e per favore non diteglielo... (ride ancora, ndr). Per me è il boss, una bella persona che mi ha aiutato molto: nei primi 2-3 mesi quando non tutto andava bene, parlavamo ogni giorno, ma ora non c’è bisogno perché ci capiamo con uno sguardo. La nostra relazione è perfetta. Se sono un leder come dice Gattuso? Non so. Cerco di dare tutto me stesso per la squadra e per i tifosi, di fare le cose mettendoci il 100% perché ho un grande cuore. E’ importante quando l’allenatore ritiene che sei un leader".
Biglia è quasi pronto per il rientro. Lei e l'argentino potete coesistere?
"Sono felice che torni perchè è un grande giocatore e mi ha aiutato tanto nel mio inserimento. Possiamo giocare insieme, ma se accadrà, sarà una decisione dell'allenatore".
Cosa pensa dell'addio di Higuain?
"Su Higuain non voglio dire niente, non è un mio problema. Se ho parlato con lui del Chelsea? Ne abbiamo parlato poco. Gli ho spiegato che andava in una bella città e in un club importante, poi gli augurato buona fortuna. Niente di più".
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